Presentato al “Caffè letterario Bar del Popolo” il libro “Il morso della Taranta”

imageLAMEZIA TERME (CZ) – “Scrivere per me è importante perchè serve ad inchiodare tutto ciò che mi colpisce”. Così Francesco Scarcella, autore del libro “Il morso della Taranta”, presentato nel tardo pomeriggio presso il “Caffè letterario Bar del Popolo” di Lamezia Terme.
L’autore con l’aiuto del moderatore della serata, Alessandro Sesto, ha ripercorso le tappe più importanti del suo testo definito da lui stesso come “metafora del viaggio della vita durante il quale bisogna condividere tutto”. Sesto ha spiegato come l’evento rientri nell’ambito di un’iniziativa molto più vasta ed ambiziosa, ovvero quella di riqualificare e rilanciare la zona ovest della città.
Scarcella, giovane ragazzo nato a Torino e trasferitosi a Casole Bruzio, ha parlato del suo percorso di studi che, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non ha nulla a che fare con gli studi umanistici. “Ho conseguito la laurea in economia aziendale per dare continuità agli studi iniziati al liceo, ma sin dalle scuole medie ho avuto la passione della scrittura”. L’autore ha poi spiegato come non ami definirsi uno scrittore bensì un “inchiodatore di emozioni, perché tutto ciò che mi colpisce, mi provoca un’emozione forte io devo bloccarlo sulla carta. Ad un certo punto tutte queste sensazioni le tramuto in un un’unica storia, ed è così che nascono i miei romanzi. Ad oggi ne ho scritti cinque, ma io mi diletto anche a comporre canzoni”.
Il giovane autore ha anche spiegato il perchè del titolo, “Il morso della Taranta è il morso di un misterioso ragno, che provoca spasmi talmente forti da far contorcere il corpo in una sorta di danza (la taranta, appunto) e che porta inevitabilmente alla morte. Mediante questa metafora ho voluto rappresentare i vari ostacoli che ognuno di noi incontra nella vita e che se si ha determinazione e coraggio si possono superare. Come recita un famoso film, non può piovere per sempre”.
Nel corso della presentazione sono stati letti ed interpretati vari brani, con tanto di accompagnamento musicale. Amore, attualità, matrimonio e senso della vita sono state le tematiche trattate nel corso dell’evento che ha trasmesso la sensazione di essere una chiacchierata tra vecchi amici piuttosto che la “classica e formale” presentazione di un libro. Anche la musica ha avuto il suo spazio poichè in chiusura Arsenia De Donato, una delle ragazze che ha letto alcuni brani, ha cantato “Brigante se more”, canzone popolare che parla del brigantaggio.

Denise Di Matteo

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