Storia di pedofilia: arrestato pensionato e genitori delle vittime
COSENZA – “Le istituzioni ci devono aiutare, noi abbiamo aperto solo un varco” questo fu l’appello che alla fine dell’estate il Tenente Saponangelo, dei carabinieri di Cosenza lanciò alla istituzioni cittadine dopo la denuncia di un settantaduenne di Rende, ex vigilante, accusato di aver abusato sessualmente di due sorelline rom di 10 e 12 anni, residenti nel campo rom di Vaglio Lise. “Dobbiamo evitare che altre bambine facciano la stessa fine. Abbiamo bisogno di collaborazione da parte di chi è vicino alla realtà rom e che forse può darci qualche indicazione per risalire agli sfruttatori e salvare queste bambine, senza scrupoli avviate al mondo della prostituzione” fu il grido del militare.
Purtroppo ciò che temevano i carabinieri ha trovato conferma nell’arresto del pensionato di Rende che avrebbe abusato di tre sorelline romene, cedute all’orco dai genitori in cambio di soldi. L’uomo accusato di violenza sessuale e pornografia minorile aveva in casa materiale pedopornografico. Anche il padre avrebbe usato violenza sulle bimbe. Nei filmati si vede il pensionato di Rende, intrattenersi non solo con le due sorelline ma anche con altre cinque minorenni, sempre di etnia rom. I rapporti si sarebbero consumati in casa dell’uomo o all’interno della propria auto, a pochi passi dal campo rom di Vaglio Lise. Campo nel quale l’anziano si sarebbe più volte recato per incontrare i genitori delle piccole, pagarli e quindi portarsi via per qualche ora le loro figlie, alle quali ogni tanto regalava dieci euro o la ricarica telefonica. I carabinieri guidati dal Ten. Saponangelo e coordinati dal procuratore capo del tribunale di Cosenza, Dario Granieri hanno arrestato anche i genitori delle tre bambine, accusati di sfruttamento della prostituzione minorile con l’aggravante per l’uomo di violenza sessuale nei confronti delle figlie. Dalle indagini è emerso che i genitori le avevano vendute al pensionato in cambio di circa 40 mila euro. Un vero e proprio inferno dal quale i carabinieri hanno liberato queste povere anime innocenti che venivano non solo abusate, ma anche filmate durante le violenze. Ed infatti un vero e proprio shock è stato per i militari dell’arma analizzare i filmati contenenti “immagini di brutali violenze”.
Per una volta il muro dell’omertà è stato rotto da alcune persone di buona volontà che, insospettite nel vedere l’andirivieni delle piccole nell’abitazione dell’uomo, hanno segnalato la cosa all’Arma. Si attendono ulteriori sviluppi.
Luisa Loredana Vercillo
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