“Sanità del territorio tirrenico stato dell’arte” se ne è parlato oggi a Lamezia

imageLAMEZIA TERME (CZ) – Stamani si è svolta una conferenza stampa la cui tematica è stata “Sanità del territorio tirrenico stato dell’arte”. Oltre al direttore generale Mancuso dell’Asp, Gerardo Mancuso, erano presenti anche il presidente del consiglio regionale Franco Talarico ed il consigliere Mario Magno, oltre che i capogruppo di Udc e Forza Italia in consiglio comunale.
Tra il pubblico alcuni consiglieri comunali e alcuni componenti di movimenti ed associazioni. In prima istanza Mancuso ha voluto precisare quali sono state le attività svolte sul versante tirrenico negli ultimi anni concentrandosi in particolar modo sul debito regionale accumulatosi col tempo “A fronte del debito maturato a partire dal 2009, pari a 70 milioni di euro, il nostro obiettivo principale è stato proprio quello di sanare questo debito e ci siamo riusciti. Ad oggi abbiamo un attivo di 1.845.000 raggiunto mediante tagli a sprechi e sperperi ampiamente effettuati negli anni passati”.
Il dg ha spiegato come il piano di rientro non riguardasse un miglioramento dei servizi bensì un risanamento dei costi. Dopodiché ha illustrato tutte le opere portate a termine negli anni nel nosocomio lametino, tra queste figurano il Pronto Soccorso, la centrale di trigenerazione, la rianimazione, etc. Mancuso ha illustrato altresì le attività che si stanno svolgendo nel 2014 (Nefrologia e Dialisi, Centro Trasfusionale e Deposito Farmacia) e quelle che verranno avviate nel 2015 (Endoscopia Interventistica, Oncologia, Chirurgia Generale, Urologia). Concentrandosi sempre sull’ospedale di Lamezia ha spiegato che su suddetto ospedale “sono stati investiti 14.700.000 euro. La maggior parte di questi soldi provengono da fondi Por. Per poter completare i lavori in corso e quelli in programma, verranno spesi ulteriori 7.700.000 euro”. Tra gli altri investimenti da effettuare sul lametino vi è il centro protesti, riabilitazione e ricerca Inail, che risulta essere concluso ma non ancora attivo “nel momento in cui arriveranno tutte le attrezzature, saranno disponibili 40 nuovi posti letto ed una pianta organica di 105 unità di diverse qualifiche”. Il focus della conferenza si è poi spostato sulla spinosa questione del centro trasfusionale del presidio ospedaliero lametino; Mancuso ha spiegato come “attorno al centro trasfusionale di Lamezia ci sono degli interessi economici notevoli da parte di aziende e di privati che processano il sangue e che hanno contenziosi con l’azienda. Ho provveduto a segnalare il tutto alla Procura della Repubblica ed ho voluto bloccare tutti i rapporti con coloro i quali hanno gonfiato le fatture. Quando si concluderanno le indagini si saprà chi sono i soggetti coinvolti in tutto ciò”. Successivamente il dg ha risposto alle domande poste dai giornalisti e dopo una serie di polemiche ha risposto anche a quelle postegli da esponenti di movimenti politici e associazioni. In merito ad alcuni chiarimenti sul debito regionale Mancuso ha spiegato che “i bilanci sono stati bocciati poiché avevano un deficit di 70mln di euro e poiché i flussi non erano stati contabilizzati in maniera corretta. Dunque i bilanci, a causa si tutti questi errori, non risultavano essere veritieri”. Il direttore generale dell’Asp ha anche potuto chiarire che “non abbiamo ottenuto lo sblocco delle assunzioni in quanto i documenti inviati, atti a far presente la necessità dell’ottenimento dello sblocco delle assunzioni, non sono stati presi in considerazione in quanto ritenuti poco attendibili. Se tutte queste cose non verranno corrette non riusciremo mai ad ottenere risultati concreti”. In merito ad alcuni obiezioni mosse riguardo al livello di tutela e di sicurezza del presidio lametino ha spiegato che a partire da giugno si è iniziato a lavorare per avere un sistema di videosorveglianza e del personale di guardia.

Denise Di Matteo

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