Fumi Scordovillo, il sindaco Mascaro sollecita attività di controllo e chiede tavolo tecnico a Prefetto
LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “A seguito dei ripetuti recenti incendi provenienti dall’area ove è ubicato il campo rom di Scordovillo, con emanazione di fumi tossici che hanno reso irrespirabile l’aria in quasi tutta la Città, si è concordato con il Dott. Salvatore Zucco, Comandante della Polizia Locale e Dirigente del Settore Ambiente, di intensificare con effetto immediato l’attività di controllo e prevenzione dell’area e delle relative vie di accesso con pattuglie della Polizia Locale nonché di accelerare l’iter per la bonifica, presentandosi l’area da tempo immemorabile letteralmente invasa da rifiuti di ogni genere”.
È quanto fa sapere con una nota il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, annunciando ai cittadini che “sono stati attivati tutti i Dirigenti per verificare con immediatezza lo stato di attuazione di finanziamenti di antica data che ad oggi risultano essere ancora inutilizzati e di predisporre e proporre ogni progetto che possa essere compiutamente realizzato in tempi brevi per pervenire a progressivo graduale sgombero del campo rom; detto sgombero non può, però, prescindere dalla parallela opera di effettiva integrazione dei cittadini di etnia rom, e dal conseguente reperimento delle relative risorse per favorirne l’inclusione sociale, per evitare che persista il problema in Città con diversa localizzazione dello stesso”.
Il sindaco ha quindi chiesto a Sua Eccellenza il Prefetto, “da sempre particolarmente sensibile alla tematica, la convocazione di riunione tecnica per discutere sia in ordine al possibile progressivo sgombero ed alle eventuali modalità di esso e sia in ordine alle varie criticità esistenti sul campo.
Solo la fattiva collaborazione interistituzionale, e non altro, potrà condurre alla risoluzione in tempi ragionevolmente ed auspicabilmente brevi di atavica problematica che oramai persiste da decenni e decenni tanto da sembrare pressoché irrisolvibile e da generare comprensibile sfiducia e crescente rabbia e malcontento nell’intera cittadinanza”.
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