Trame, il Circolo Primerano sta con Savatteri: “I soldi (come i voti) ci servono ma non li possiamo prendere da chiunque”
LAMEZIA TERME (CZ) – “Vorremmo riflettere senza polemizzare. L’intervento di Gaetano Savatteri per recedere la convenzione del festival con Calabria Etica sembra rappresentare il “paradosso” in cui vive questa città.Per “paradosso” si intende quanto riportato dal Vocabolario della enciclopedia Treccani: “Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile.”
Pare il “paradosso” in cui vive una comunità che chiede di allontanarsi da meccanismi mafiosi e ‘ndranghetisti amministrata da chi questi fenomeni pare assecondare. Un po’ tutti in città avevano protestato contro l’accordo tra le fondazioni Trame e Calabria Etica che appariva quantomeno astruso (difficile a intendersi per troppa sottigliezza o astrattezza). A nessuno era piaciuta la foto tra quel presidente e quel direttore. Sui giornali solo critiche e inquietudini, nessuna difesa.
Le scuse, le “pezze” e i “non lo so”, si sono sprecate per provare a mantenere una posizione evidentemente poco difendibile. C’è stato chi ha detto di non sapere, chi si è scandalizzato e chi si è detto contrario. Hanno ricordato che in tempo di crisi trovare soldi non è facile e che bisogna comprendere.
Nessuno ha provato a spiegare perché una fondazione pubblica sostiene un’altra fondazione simile, perché una fondazione trova tante risorse da sostenere un’altra fondazione e perché la fondazione Trame non ha più risorse ed è costretta a questa elemosina (quello che si da a chi ha bisogno). Ciò che traspare è che i soldi forse ci sono ma che sono in mano solo di alcuni.
Finalmente il direttore di Trame, Gaetano Savatteri, con forza e coraggio rinnega quella convenzione facendo una splendida dichiarazione: “a capo dell’associazione Calabria Etica c’è un soggetto politico discusso, soprattutto per il suo passato di componente della giunta di Lamezia Terme poi sciolta per mafia. […] I soldi ci servono ma non li possiamo prendere da chiunque.”.
Ci aspettiamo che almeno questa autorevole voce venga ascoltata. Noi ci uniamo a Gaetano Savatteri e chiediamo di interrompere tutti i rapporti con “soggetti politici discussi” e discutibili, con chi è stato coinvolto in affari di ‘ndragheta e con gli scioglimenti delle pregresse amministrazioni comunali.
Chiediamo che nessuna associazione “dubbia” (che dà motivo di dubitare, incerta, il cui significato è poco chiaro; quindi discusso, controverso), anche se con preziose casse, possa decidere del nostro futuro, piazzare i suoi uomini nel cuore della macchina amministrativa e imporci le sue dinamiche.
Speriamo che questo invito sia accolto anche dall’amministrazione comunale. Vogliamo credere in un suo scatto d’orgoglio, lo stesso che portò noi a sostenerla alla fine di un lungo commissariamento.
Vogliamo sperare che fatti come questo diano una scossa tanto forte da far rinvigorire l’azione politica in questa città. Per farlo bisogna ascoltare Gaetano Savatteri: “I soldi (come i voti) ci servono ma non li possiamo prendere da chiunque”.”
Sezione Primerano Pd Lamezia
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