Grandinetti: “Nessuno ci perdonerà, sinistra e destra”

imageRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “La situazione a Lamezia è veramente disperata. Il motivo perché non ci si può permettere di fare politica di basso profilo è imposto da tale situazione. Non ci si rende conto che ogni giorno che passa le famiglie sono sempre di più affamate, le imprese chiudono o sono in procinto di farlo, la disoccupazione è arrivata all’inverosimile. Per tentare di mettere un po’ di freno a questa valanga ed evitare una guerra civile, che tra poco è molto verosimile avvenga, ci si deve confrontare uniti sia in campo locale sia nazionale.Che cosa volete che capiscano i molti che seduti a Roma e nelle assise reggine non si confrontano ogni giorno con i problemi quotidiani? Chi non li prova non li capisce, credetemi. Gente che ti cerca lavoro e tu che non puoi rispondere di sì. Ormai la frase normale è: “Qualsiasi cosa, anche lavare le scale”. E allora chi cerca di trovare soluzioni concrete al di la dei proclami? L’altro giorno Renzi ha detto che per rilanciare l’occupazione e l’economia in genere bisogna facilitare l’accesso al credito alle imprese e alle famiglie. E’ sacrosanto. Se un’impresa non ha accesso al credito come ormai avviene per il 99% delle imprese lametine, non si crea lavoro e quindi occupazione. L’unico credito oggi possibile a Lamezia come in tutta la Calabria è quello usuraio. E’ meglio portare i libri al tribunale anziché rivolgersi a loro!.. Ma non ci si rende conto che il problema vero oggi è questo!? E cosa fa la politica per tentare di scongiurare ciò!? Parla, parla, parla. Urge insieme monitorare in Consiglio Comunale la situazione creditizia a Lamezia, come ho già detto da diversi anni, ed evidenziarla al Prefetto che è il garante anche in questo campo nel rapporto cliente ed istituti di credito. Ci troviamo nella situazione che aziende che hanno lavorato per decenni con un istituto vengono abbandonate al loro destino per poche migliaia di euro e quindi non rifletteranno mai di incrementare l’occupazione, anzi saranno costrette ad ulteriori licenziamenti. Nonostante faccia il politico queste cose le vivo io sulla mia pelle ogni giorno, ed è per questo che so di cosa parlo e mi sento vicino ai più. Ecco perché chi ha la “mangiatura vascia”, come un vecchio proverbio lametino dice, non può capire i problemi dei tanti!… Allora cari partiti e consiglieri, cerchiamo di essere seri e di dare un minimo di imput al rilancio dell’economia. Il piano strutturale, il piano spiaggia, l’apertura immediata del Teatro Grandinetti, la conclusione di Piazza d’Armi, il tentare di aprire attraverso il Polo delle arti una facoltà a Lamezia Terme, mettersi in contatto con le ferrovie per poter avere autorizzazione ad inserire una “lettorina metropolitana” con frequenze stabilite nella tratta già esistente che unisca velocemente le stazioni di S. Eufemia, Sambiase, e Nicastro con Germaneto (università, ospedale…) e quindi spingere tutti a risiedere a Lamezia pur lavorando e/o studiando lì. Far partire subito una politica del commercio seria in procinto dell’estate, ecc.ecc.ecc.

Insomma non c’è tempo da perdere. Nessuno perdonerà chi, scongiuarto il dissesto, per basse manovre politiche butta nel macero anche l’ultimo anelito di futuro per i nostri giovani. Bisogna agire prima che il satellite malavitoso che oggi è forse l’unico a possedere soldi da investire, si impossessi della città. Altro che manifestazioni e feste contro la mafia!… La mafia si combatte con il lavoro. I giovani ed i padri di famiglia che non riescono ad avere il minimo necessario per la sopravvivenza della propria famiglia sono “costretti” ad avvicinarsi allo spaccio ed all’usura. Dobbiamo fare presto o nessuno ci perdonerà più.”

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