Fratelli d’Italia Lamezia: “Un po’ di chiarezza sulle centrali a biomasse”

fratelli_ditalia_meloniLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Intervengono in tema di ambiente e rischi da inquinamento i responsabili del Dipartimento cittadino (Ambiente e Agricoltura) di Fratelli d’Italia Lamezia Terme sigg. Teresa Vescio e Maurizio Davoli. “L’ambiente in cui viviamo è responsabile di diverse patologie di cui l’uomo soffre e che negli ultimi decenni sono aumentate in maniera significativa per gli inquinanti presenti nell’acqua, nell’aria, nel suolo e di conseguenza negli alimenti. Non aggiungiamo rischi a quelli già presenti sul territorio – evidenziano i responsabili del predetto Dipartimento di FdI. In attesa che i giudici amministrativi si pronuncino sul ricorso presentato dalla “Vitale Sud”, è bene fare un po’ di chiarezza a nostro avviso- proseguono Veescio e Davoli – evidenziando quali rischi comporta la costruzione di una centrale a biomasse e considerare quelli che possono essere gli aspetti positivi.

Tra gli aspetti “Pro”: le biomasse possono essere fatte rientrare tra le fonti di energia rinnovabile, in quanto l’anidride carbonica che viene emessa non causa un incremento di quella già presente a livello ambientale. Vi è quindi un sostanziale equilibrio tra anidride carbonica emessa e assorbita. Tra gli effetti positivi – continuano gli esponenti del Dipartimento della Meloni- abbiamo oltre al riuso dei rifiuti, anche il fatto che non si verificano effetti negativi per quanto riguarda il riscaldamento globale, a differenza dei combustibili fossili che sprigionano gas serra. Passiamo invece ad evidenziare quelli che sono gli aspetti “Contro”: per quanto riguarda la tutela ambientale, non si ha la certezza di quali siano effettivamente i prodotti di scarto utilizzati, il legno stesso sprigiona polveri tossiche, le centrali a biomasse bruciano prodotti che danno vita ad emissioni pericolose come idrocarburi, diossine, formaldeide e ossido d’azoto con effetti pericolosi per le persone esposte. Particolare problema associato alla combustione delle biomasse, è l’alta concentrazione di polveri sottili immesse nell’aria che viaggiano veloci, entrano negli alveoli polmonari e nell’organismo. Il cancro è solo una delle tante conseguenze dell’inquinamento dovuto alle polveri sottili, si riscontrano oltre a problemi cardiovascolari ulteriori patologie.

Oltre all’aspetto ambientale e a quello legato alla salute dei cittadini, c’è da aggiungere- concludono Vescio e Davoli- il problema della gestione efficiente delle biomasse che vuol dire, verificare che esse non vengano utilizzate a ritmi maggiori rispetto a quelli che ne caratterizzano la crescita, per intenderci il problema della deforestazione. Vi sono insomma molte variabili da considerare, noi di FDI ci chiediamo in primis quale sia l’origine di queste biomasse e quanto possa essere pericolosa la loro costruzione per la salute dei cittadini che è l’aspetto più importante; in secondo luogo se le filiere agroforestali siano disponibili o verranno create.”.

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