“Battiato ’70. Tra popular music e avanguardie colte”, il libro del lametino Fabrizio Basciano
LAMEZIA TERME (CZ) – Un libro per parlare di musica, con l’intento di restituire dignità a quelle produzioni che molto spesso non godono dell’attenzione del mondo accademico. Con “Battiato ‘70. Tra popular music e avanguardie colte” (Ed. Crac), pubblicato in questi giorni, il musicologo lametino Fabrizio Basciano ci propone un viaggio tra le avanguardie musicali colte e la popular music, attraverso autori e band che hanno scelto di rompere con gli schemi tradizionali per “creare – afferma lo stesso nella sua introduzione al testo- modelli nuovi e alternativi, lontani dall’omologazione del gusto”.
Tra questi fenomeni che non sono stati oggetto di un opportuno lavoro di analisi, il caso di un autore come Franco Battiato, di tradizione musicale colta, sulle cui fasi iniziali della carriera è incentrato il libro. “Tra gli studi di Stockhausen e l’alea di Cage, tra il minimalismo americano e il collage sonoro, tra le avanguardie popular e le volate elettroniche sui primi sintetizzatori analogici sul palco, il Battiato degli anni ’70 (iniziatore della musica elettronica) rappresenta un modello di sperimentatore e ricercatore sonoro che in Italia non aveva precedenti e forse non ha successori. Un caso a parte, un musicista mosso da inquietudine per nuovi esiti discografici”.
E’ questa continua ricerca di innovazione che ha da sempre affascinato Basciano, anch’egli pervaso dall’ansia di addentrarsi in diverse forme sperimentali.
Fabrizio Basciano è laureato in musicologia e beni musicali. Saggista, musicista, docente, è presidente dell’associazione Culturale Lante Arte, collabora con Il Fatto Quotidiano, è autore del libro “Le vie mistiche”. Ha realizzato e prodotto vari lavori discografici tra cui “Le 7 perle di Belzebù”(2013) e Klar (2014).
Con Franco Battiato, Basciano mantiene un legame d’amicizia iniziato da tempo. Un’amicizia per lui importantissima considerando la comunanza di idee su quel concetto di musica aperto ad ogni superamento di forma della canzone tradizionale. Un rapporto reso ancora più prezioso per l’intervento del noto cantante, attraverso consigli e indicazioni, in alcuni suoi componimenti come quello “Da padre a figlio” dedicato alla poetica di Franco Costabile.
Nel libro, anche un’intervista inedita a Battiato allo scopo di comprenderne meglio il pensiero sulla musica leggera, sui pregiudizi di studiosi e conservatori riguardo ad ogni tentativo di rompere la continuità con il passato (non accogliendo nel loro campo di ricerca nuovi ambiti e movimenti) o con un mondo che impone le leggi del mercato, trascurando la creatività, la versatilità di autori che si aprono al proprio tempo.
Elisabetta Mercuri
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