Flop del M5S in Calabria, non entra in Consiglio Regionale. Parentela: “Sconfitta cocente, ci assumiamo la responsabilità e lo facciano anche i nostri parlamentari ‘disertori'”

Flop del Movimento 5 Stelle in Calabria che, come nel 2014, non riesce ad entrare in Consiglio regionale, non avendo raggiunto il quorum dell’8%. A scrutinio ultimato i 5 Stelle sono attestati al 7,35%.

I pentastellati crescono notevolmente rispetto alle regionali scorse (4,9%), ma crollano rispetto alle politiche del 2018, quando arrivarono addirittura al 43,37%, e rispetto alle europee dello scorso anno, quando ottennero il 26,69%.

«L’alleanza civica del Movimento 5 Stelle si è fermata al di sotto dello sbarramento dell’8% e perciò non siamo riusciti ad eleggere consiglieri regionali. Da questa cocente sconfitta dobbiamo partire per riorganizzare il nostro progetto politico e ricostruire unità e fiducia in Calabria, l’ultima regione d’Europa per reddito e servizi». Lo afferma, in una nota, il deputato Paolo Parentela, coordinatore della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle per le Regionali della Calabria, che aggiunge: «La maggioranza dei calabresi ha fatto una scelta precisa, premiando il centrodestra dei soliti noti e dei vecchi metodi. Sono state dimenticate in fretta, nel caos di una campagna elettorale brevissima quanto priva di confronto politico, le nostre battaglie per la legalità in Calabria, per il contrasto dell’emigrazione, la trasparenza, la dignità dei cittadini, i diritti e beni primari». 

«Nonostante tutto, avevamo ascoltato i territori – continua il deputato – e proposto idee virtuose per superare le emergenze create dai governai regionali precedenti. Ancora, avevamo presentato in anteprima una squadra di assessori competenti su settori chiave della Regione, m questo non è bastato a scuotere le coscienze. Sicuramente avremmo potuto fare meglio, ma non abbiamo mostrato compattezza, non siamo riusciti – prosegue il deputato – a trasmettere i risultati finora ottenuti e abbiamo subito una logorante guerra interna che sui media ha avuto la meglio sul nostro lungo impegno in ambiti essenziali: sanità, lavoro, tutela dell’ambiente, amministrazione pubblica. Con i colleghi rimasti in trincea ci prendiamo le nostre responsabilità, che devono assumersi anche quei parlamentari calabresi del Movimento che hanno disertato la campagna elettorale, a volte con motivazioni individualistiche, pretestuose e fuori contesto». «Oltre all’inquietante dato dell’astensionismo, c’è un aspetto – rimarca il parlamentare M5S – che dovrebbe far riflettere tutte le forze politiche: quasi 120mila votanti calabresi non potranno essere rappresentati in consiglio regionale a causa di una soglia di sbarramento troppo alta. Non ci perderemo d’animo e punteremo a crescere anche grazie alla nuova organizzazione dei facilitatori regionali, per strutturarci meglio sul territorio e valorizzare le risorse umane meritevoli. Il mio più grande ringraziamento va – conclude Parentela – a Francesco Aiello, che malgrado gli attacchi strumentali e le polemiche interne ha portato avanti una sfida pesantissima per il bene della comunità, mettendoci la faccia e non arretrando di un passo».

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