Ospedale Lamezia, Salvatore De Biase: “Bene ripresa interventi cardiologia ma serve riattivare anche gli altri reparti e servizi storici del nosocomio cittadino”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – In merito alla ripresa degli interventi chirurgici nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme interviene il Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme Salvatore De Biase che afferma: “Le cose negative sulla sanità sono state sempre denunciate, e purtroppo non sempre si è posto rimedio, ma altrettanto occorre fare per le cose positive, che vanno evidenziate per come meritano.

Per questo bisogna apprezzare, sostenere e valorizzare quanto ha fatto e manifestato il nuovo primario della Cardiologia di Lamezia Terme, dott. Roberto Ceravolo, il quale fin da subito ha rilanciato un reparto storico come la Cardiologia, dando il giusto valore e la giusta riconoscenza alla professionalità dei medici e sanitari che quotidianamente operano in questo importante e fondamentale reparto per la salute e salvaguardia dell’intera popolazione lametina.

Speriamo possa avvenire la stessa cosa, cioè un rilancio dei servizi storici e soprattutto fiore all’occhiello della sanità calabrese, come la TIN, l’Otorino, l’Oculistica, le Malattie Infettive, la Microbiologia, il Centro Trsfusionale, la Nefrologia e Dialisi e la Dermatologia.

Il programma e gli obiettivi del dott. Ceravolo fanno ben sperare, in quanto si parla di interventi chirurgici, ampliamento dell’attività ambulatoriale e l’apertura dell’emodinamica, tutti al servizio dei cittadini bisognosi. L’auspicio è che tutti i nuovi Direttori delle unità operative possano avere la volontà del fare, dimostrata dal dottore Ceravolo.

I suoi obiettivi, pubblicamente evidenziati, guardano ad una prospettiva positiva da qui la speranza di una ripresa dei servizi offerti dall’ospedale lametino, negli anni mortificato nei servizi e nelle professionalità.
Nelle vesti di presidente del Consiglio comunale non posso che sostenere e apprezzare lo slancio operativo del dottore Ceravolo, interpretando il pensiero dell’intera città che ormai da tempo aspettava segnali positivi dall’ospedale Giovanni Paolo II”.

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