Gianturco: “Per smantellare Sordovillo servono progetti e volontà. Noi abbiamo le idee chiare”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “Smantelliamo Scordovillo” è stato lo slogan che ha unito i circa 200 lametini che martedì scorso si sono ritrovati sull’isola pedonale di Corso Giovanni Nicotera, per gridare forte la loro rabbia contro i roghi tossici e per richiedere lo smantellamento del campo rom. Perché Scordovillo si può smantellare, solo se si vuole veramente.
Questo oramai trentennale problema, non ha trovato risoluzione per l’incapacità, l’immobilità e la poca fermezza delle varie amministrazioni che si sono susseguite negli anni fino ad oggi. Non ci si può nascondere sempre dietro un dito, dichiarando in continuazione il fatto che questi problemi sono stati ereditati. Chi si è assunto la responsabilità di essere eletto sindaco, deve obbligatoriamente fare qualcosa nel presente, adesso, senza trovare scuse o aggrapparsi agli errori del passato.

Noi, come ampiamente dimostrato, alla pochezza dei politicanti preferiamo le azioni e le idee concrete. Abbiamo le idee chiare su come risolvere definitivamente il programma, attuabile tra l’altro nel breve-medio periodo, e dare finalmente risposte alla città.

Principio fondamentale per la sua realizzazione è la stretta collaborazione fra il Ministero dell’Intero, la Regione Calabria, la Prefettura di Catanzaro, la Provincia di Catanzaro e il Comune di Lamezia Terme Partendo da ciò, ci si deve attivare per individuare un’area distante dai centri abitati in cui realizzare un insediamento provvisorio container/tendopoli (per la durata massima di 12 mesi, con sorveglianza militare) come ce ne sono a migliaia distribuiti in quelle parti d’Italia soggetti a calamità naturali, al fine di evitare che possano crescere nuovi focolai di degrado e delinquenza. Di conseguenza s’individua l’area o le aree in cui realizzare gli alloggi e che dovranno essere costruite in maniera tale da non creare nuovi ghetti. Queste abitazioni dovranno essere costruite tramite i Fondi della Comunità Europea (come fatto in precedenza per la realizzazione degli alloggi siti in via degli Uliveti).

L’Europa attraverso i Fondi Strutturali permette agli Stati di usufruire di finanziamenti per promuovere progetti d’integrazione di vario tipo. Tra il 2014 e il 2020 l’Italia avrà a disposizione 29,3 miliardi di euro in fondi (Fondo Sociale Europeo-FSE e Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale-FESR). Contestualmente dovrà essere bonificata l’intera aria di località Scordovillo.

Per ultimo, si dovrà adottare il Daspo Urbano, previsto nel nuovo Decreto Minniti, nei confronti di chi commette reati ambientali e mette in pericolo la salute, la sicurezza o la tranquillità pubblica. Solo così si potrà risolvere e definitivamente la vicenda Scordovillo.

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