Sel Lamezia: “Chi ha sostenuto i costi dell’opuscolo di satira distribuito gratis?”

selLAMEZIA TERME (CZ) – “Non è bello per la cultura vedere allegato ad una rivista che si occupa di memorie cittadine, rivista che ha un suo ruolo e una sua dignità, un opuscoletto di presunta satira, ma di sicura propaganda elettorale con tanto di facsimile all’interno con il santino di un candidato.

L’opuscolo è stato distribuito in centinaia, forse migliaia di copie, non si capisce pagate da chi: non vorremmo che a pagare per la performance editoriale fosse proprio quel Pasqualino Ruberto che in essa viene santificato come protettore dei disoccupati: sicuramente protettore di quelli che rientrano nel suo giro di conoscenze e che all’occasione possono candidarsi a suo sostegno, e tanto peggio per gli altri.

Migliaia di copie in carta patinata hanno costi non indifferenti, certamente difficilmente ascrivibili alla medesima rivista soprattutto se si considera una cosa fondamentale: che il suddetto opuscolo viene distribuito gratis e senza alcun costo, in numero molto superiore alla stessa rivista di cui è allegato.

Allora chi ha pagato questo opuscolo e perché un periodico culturale si è prestato a questa becera vicenda propagandistica, dal chiaro sapore elettorale e a pochi giorni da voto?

E’ evidente che l’ex presidente di ‘Calabria Etica’ ha messo in piedi una rete importante di relazioni clientelari in città anche grazie alle centinaia di persone assunte a vario titolo, alcuni con cifre da capogiro, alcuni addirittura a lui legati da rapporti stretti di amicizia o sentimentali, la maggior parte delle quali senza criterio alcuno e con contratti del tutto provvisori, ed è evidente che la sta sfruttando a fondo, questa rete, ai fini del suo successo elettorale. Se avesse pagato lui l’inserto di cui sopra sarebbe l’ultima trovata di una strategia che sfrutta il potere ai fini del consenso, che promette 5000 posti di lavoro a Lamezia (una proporzione addirittura maggiore del famoso milione di occupati promessi da Berlusconi!), che si fa beffe di qualsiasi moralità e trasparenza, che parla dello sviluppo della città dopo aver tenuto bordone per 10 anni, senza mai aprire bocca, a Scopelliti, che Lamezia ha fatto di tutto per affossarla, sottraendo finanziamenti importanti come quelli destinati alle Terme o alla Metropolitana di superficie, e smontando pezzo per pezzo il Patto per lo sviluppo sottoscritto da Provincia Regione e comune alla fine del 2009..

Ripetiamo, chi ha pagato queste migliaia di copie?”

Circolo Sel Lamezia

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