Piccioni: “Mascaro invece di aggredire, dica pubblicamente che non vuole i voti dei mafiosi”

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LAMEZIA TERME (CZ) – “Paolo Mascaro deve rendere conto alla città dell’arresto di uno dei candidati delle sue liste che, come riportato da alcuni organi di stampa, sarebbe il braccio destro del boss italo – americano  Gregorio Gigliotti. Invece di agitarsi e di attaccare personalmente gli altri, Mascaro deve  fare chiarezza di fronte ai cittadini! Secondo quanto circola in alcuni ambienti, la lista del Cdu era ferma a 13 candidati e si sarebbe arrivati a 24 solo con il contributo “aggiuntivo” di altri candidati scelti da altre persone: Fazio dovrebbe essere tra questi 11, aggiunti in seconda battuta.

Se così fosse, altro che rinnegare i propri candidati o dire a noi che dobbiamo vergognarci: è Paolo Mascaro che deve vergognarsi per aver screditato questa campagna elettorale e, visto il rilievo dato alla notizia sulla stampa nazionale, per aver addossato alla città un altro marchio infamante come quelli a cui ci ha sempre abituati il centrodestra lametino. Invece di aggredire, perché Mascaro non risponde nel merito delle questioni che ho sollevato? Mascaro dica no pubblicamente ai voti della ‘ndrangheta, ai i voti delle cosche lametine. E subito dopo, come abbiamo fatto noi, trasmetta i nominativi dei candidati delle sue liste alla Commissione Antimafia e alla Prefettura di Catanzaro.”. Così Rosario Piccioni nel corso della presentazione dei candidati della lista “Lamezia insieme con Piccioni”.

“Lamezia è una città capace di grandi slanci, ma anche di rovinose cadute. E oggi siamo in una fase estremamente delicata, con un centrodestra diviso che esprime il peggio della politica che la città ha avuto in questi anni.  I toni e i contenuti della campagna elettorale di Mascaro sono da brivido, una politica urlata capace solo di fomentare la paura e la rabbia della gente e che dimostra di non avere alcuna consapevolezza della reale situazione della città. Come si fa a parlare di S. Eufemia come periferia. quando sappiamo che è un nodo strategico per la Calabria e il Mezzogiorno? Come si fa a venire a San Teodoro e parlare di abbandono dei centri storici, dopo l’azione di riqualificazione e valorizzazione svolta in questi anni ?  Lo show becero andato in scena l’altra sera al Teatro Umberto di Mascaro insieme ai suoi sodali di Mtl è l’immagine raccapricciante di come nessun cittadino di buon senso vorrebbe diventasse Lamezia nei prossimi anni.  E, anche se da “separato in casa”, a fare  “buona compagnia” a Mascaro nella gara a chi la combina più grossa, c’è Pasqualino Ruberto che ha costruito una forza elettorale che è il prodotto di anni di logiche opache e clientelari: basta guardare i candidati delle liste e confrontarli con gli elenchi dei collaboratori a vario titolo della Fondazione “Calabria Etica” negli ultimi anni. Oppure, quando il collegamento era troppo palese, hanno pensato bene di piazzare qualche parente stretto. Non è solo questione di vecchia politica: qui è il “peggio della politica”, è il riproporsi di persone e logiche che hanno affossato Lamezia e che, se malauguratamente andassero al governo della città, la farebbero ritornare indietro vanificando gli sforzi fatti in questi anni per riscattare l’immagine e il prestigio della terza città della Calabria in tutta Italia”.

Esprime soddisfazione Rosario Piccioni per un centrosinistra “che è riuscito a trovare la sintesi nella figura di Tommaso Sonni, persona di specchiata moralità, trasparente e affidabile, che sarà il garante dei valori e dei programmi della coalizione. La lista “Lamezia insieme con Piccioni” è una lista di persone perbene, la maggior parte delle quali fino ad oggi non ha mai fatto politica direttamente e non ha mai partecipato a competizione elettorali, con 12 donne e quasi metà dei candidati sotto i 40 anni: è il segnale chiaro della volontà di dare spazio e forza a una nuova generazione di lametini che vuole essere protagonista del futuro della città con le proprie idee e i propri progetti, insieme ad esperienze politiche positive della nostra città degli ultimi 5 anni come quella di “Progetto Lamezia” e di Sinistra Ecologia e Libertà.  Rappresentiamo la forza più a sinistra della coalizione: per questo vogliamo parlare ai partiti e ai movimenti di sinistra che non parteciperanno alla competizione del 31 maggio perché possano trovare in noi degli interlocutori confrontandoci sulle idee e i programmi per la città. Porteremo in consiglio comunale le proposte del nostro programma, elaborato con passione e competenza da tanti giovani: le idee per una città a misura di mamma,  sulla smart city, sul connubio turismo – cultura mettendo in rete il patrimonio culturale della nostra città e creando le condizioni per la costituzione di cooperative di giovani che possano promuovere  il territorio.  La scommessa di  “Lamezia insieme”, oltre a far vincere il centrosinistra, è quella di portare in consiglio comunale persone perbene capaci di interpretare quei valori di “buona politica” e di impegno civico appassionato che in questo anno abbiamo promosso con il nostro movimento e che rilanceremo con ancora più entusiasmo dopo le elezioni”.

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