Elezioni, Tommaso Sonni incontra la cittadinanza. “Bisogna cambiare Lamezia”

sonni_grandinettiLAMEZIA TERME (CZ) – Metropoli diffusa; città della programmazione e riorganizzazione della struttura comunale. Sono stati questi i punti trattati da Tommaso Sonni, candidato a sindaco per la lista “città reattiva”, che ieri sera ha incontrato la cittadinanza presso il Teatro Grandinetti.

Nel corso del dibattito, moderato da Gioacchino Tavella, Sonni ha parlato della sua Lamezia ideale. Quella descritta dal candidato a sindaco è una città in cui il comprensorio va valorizzato mediante una strategia inclusiva poiché i paesi limitrofi devono essere considerati una ricchezza. Lamezia dovrà essere anche una città programmatica in quanto è proprio la programmazione ad essere venuta meno in questi anni. Poi la riorganizzazione della struttura comunale con una burocrazia comunale rinnovata che alla base deve avere il rispetto verso il cittadino “si deve cambiare l’atteggiamento, le modalità di approccio al cittadino”.

 

Prima di Sonni hanno preso la parola alcuni suoi sostenitori che hanno scardinato in estrema sintesi altri punti del programma. Elisabetta Mercuri ha parlato del piano salute da attuare mediante l’istituzione di un tavolo tecnico “per condurre una lettura del profilo di salute della comunità individuandone le criticità” per poi “porsi degli obiettivi da raggiungere”. Dunque, salute intesa come sostegno del benessere dei cittadini che può essere attuata mediante piccoli accorgimenti quali “ridurre l’emissione di anidride carbonica. Basterebbe che tutti noi spegnessimo tutte le luci e tutte le apparecchiature elettroniche”.

Altra proposta avanzata è stata quella di “piantare un albero per ogni nuovo nato” e “ridurre le isole di calore”. Giacinto Gaetano ha parlato del piano comunale della cultura intesa come “sviluppo civile della comunità”. Riscoperta della nostra storia e valorizzazione del nostro patrimonio sono i punti da cui partire per lo sviluppo della cultura. Anche la messa in rete dei beni culturali figura tra i punti programmatici della cultura, così come l’interdipendenza con i comuni del circondario creando degli itinerari come ad esempio quello archeologico lametino “che comprende l’area archeologica di Terina, deve essere collegato alle terme romane di Curinga ed ai castelli”, o ancora “la nostra abbazia benedettina deve essere collegata a quella di Corazzo e alle tante chiese bizantine del circondario”.

Claudia Caruso ha trattato il punto inerente la smart city, cioè la città intelligente e tecnologica. La Caruso ha spiegato come sia necessario “creare una rete di sapere mediante la condivisione” per la realizzazione di una Lamezia “ecosostenibile” avente “un parcobici, pannelli fotovoltaici, luci comunali a Led” o ancora “ripensare la rete fognaria per avere un mare pulito”. Anche il lancio di un’App “per vivere meglio la città”, rientra nei progetti della città intelligente.

Ad intervenire è stato anche Francesco Scoppetta che ha messo in evidenza come Tommaso Sonni sia “un uomo libero, uno come noi perché qua in prima fila non c’è nessuno”. Scoppetta ha parlato anche delle due esperienze amministrative positive alle spalle (quelle di Doris Lo Moro e Gianni Speranza) dichiarando che “Sonni non è il successore di Speranza” in quanto “nasce in un altro contesto e riprendo lo spirito originario di “Alleanza per Lamezia”, un movimento importante nella storia della città” tant’è che “dal suo sfaldamento abbiamo avuto tante difficoltà”. Infine Scoppetta ha ribadito come “un leader lo si misura in base alla credibilità delle persone di cui si circonda”.

Denise Di Matteo

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