Ivrea, lui muore “per purificarsi”. Lei: “Aria e acqua sono sporche”

muore_purificarsiHa cercato di salvarlo praticandogli un massaggio cardiaco, poi ha chiamato vicini e 118, ma è stato tutto inutile. Così si è consumata la tragedia a Issiglio, nel Canavese, dove un francese di 61 anni che da tempo cercava una sua personale via mistica verso l’essenza della natura è morto per “estremo deperimento organico”. Claire, racconta: Alain temeva che aria e cibo fossero intossicati. Ho cercato, inutilmente, di convincerlo a mangiare.

L’uomo, si è, insomma, lasciato morire di fame. Claire, infermiera, anche lei fortemente deperita ma viva grazie al suo istinto di sopravvivenza, non ha potuto far nulla per il suo Alain René Francois Fourrè, originario di Niort, trovato senza vita nella cascina che aveva ristrutturato quattro anni fa.

Secondo quanto riferito in paese, i due, Alain e Claire, erano conosciuti come “sacerdoti” da una piccola e non meglio definita “comunità dei boschi” che vive nei dintorni di Rueglio, paese sulle colline del Canavese non lontano da Issiglio. Nella comunità, nota per organizzare “la festa danzante della luna piena”, i due “sacerdoti” sarebbero stati conosciuti come Claire Savenca (la sacerdotessa) e DjEsael (il sacerdote). La comunità, peraltro, ha un suo blog, denominato “Ravenwood”, dove illustra le verità della vita a pieno contatto con la natura.

E’ stata Claire per prima a parlare agli esterrefatti inquirenti di “percorso di purificazione” per il compagno. Un percorso che passava in primo luogo dall’evitare il cibo.

La villetta di Issiglio era stata trasformata da Alain Fourrè in una sorta di “tempio”. Molti, in giardino, i simboli a cui richiamarsi nei momenti di meditazione: oltre alla vasca della purificazione, un braciere per “il fuoco della purificazione”, e una sorta di totem blu. Il tutto segnalato da un percorso in pietra, disseminato di richiami simbolici. Misticismo, esoterismo. E morte.

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