Una visione strategica per il sistema aeroportuale calabrese

Reggio Calabria, Crotone e Lamezia Terme sono tre aeroporti che rientrano nel Piano Nazionale, che individua gli aeroporti e i sistemi aeroportuali di interesse nazionale, identifica 38 aeroporti di interesse nazionale, scelti sulla base di criteri riconducibili al ruolo strategico, all’ubicazione territoriale, alle dimensioni e tipologia di traffico e all’inserimento delle previsioni dei progetti europei della rete transeuropea dei trasporti TEN-T.

Il Ministero del Sud, nell’ambito della Cabina di regia per il Fondo Sviluppo e Coesione, “ha previsto lo stanziamento di 25 milioni per interventi di messa in sicurezza per l’aeroporto di Reggio Calabria. Si tratta di risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate e che rientrano nel Piano operativo FSC Infrastrutture 2014/2020″. Lo stesso Ministro per il Sud, Lezzi, afferma che “gli interventi per lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’aeroporto di Reggio Calabria vengono finanziati al fine di garantire la sicurezza dello scalo di Reggio, in coerenza con quanto previsto dalle comunicazioni e dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato agli investimenti a favore degli aeroporti. La mobilità dei cittadini e delle merci è un fattore fondamentale per lo sviluppo economico e sociale, al quale il governo sta lavorando con un piano ad ampio raggio”.

A questo punto occorre aggiungere che il sistema aeroportuale calabrese (Reggio Calabria, Crotone e Lamezia Terme) è gestito da un’unica società, la SACAL, come previsto nelle indicazioni del Piano Regionale dei Trasporti della Regione Calabria. Ma tutt’oggi i tre aeroporti non hanno una visione strategica unitaria.

Il Master Plan aeroportuale rappresenta quindi lo strumento raccomandato dall’ICAO per la pianificazione generale del sistema aeroporto su un periodo solitamente non inferiore a 20 anni. Il Master Plan comprende tutte le analisi necessarie ad assicurare che le successive attività di progettazione risultino coerenti. Questo perché troppe volte si è assistito ad una progettazione parziale, a spizzichi e bocconi, che ha causato evidenti discrasie tra programmi e realtà, a partire dal sistema di accessibilità agli scali aeroportuali.

Sviluppare un Master Plan unico per i tre aeroporti, significa:
• Previsioni di traffico: quantificare il traffico previsto nel breve-medio e lungo periodo richiede una profonda conoscenza del mercato e della sua evoluzione nell’intero sistema aeroportuale regionale. È un lavoro nel quale gli scenari macroeconomici devono essere valutati congiuntamente a fattori economici locali.
• Valutazione della capacità aeroportuale: “fotografare” la capacità dell’aeroporto attraverso un esame di tutti i sottosistemi. Ciò viene fatto analizzando l’impatto dell’incremento del traffico sul livello dei servizi offerti, iniziando dalla pista per finire ai parcheggi auto.
• Individuazione interventi necessari: in base agli obiettivi di capacità da raggiungere vengono determinati gli interventi e le loro priorità. Sono inclusi il sistema “airside” (piste, raccordi e piazzali) e quello “landside” (terminal, aree cargo, servizi commerciali, parcheggi ecc.).
• Piani di investimento: lo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali deve essere coerente con il traffico previsto e con i vincoli economici. Il piano degli investimenti costituisce lo strumento di pianificazione economico e finanziario delle infrastrutture. Esso deve contenere indicazioni precise relativamente alla fonte di finanziamento.

Le condizioni oggi ci sono, ben vengano i finanziamenti aggiuntivi del Ministero del Sud, ma la pianificazione strategica unitaria tuttavia rimane ancora un tabù.

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MARCO FOTI
Marco Foti, pugliese di origini, ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato, presso l’Università Mediterranea, in ingegneria civile, indirizzo trasporti.
Ha iniziato la propria attività professionale presso l’ateneo di Reggio Calabria in parallelo alla libera professione nel settore dell’ingegneria civile e dei lavori pubblici.

Vive in Liguria dove è Iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova e membro della Commissione Trasporti. Esperto di pianificazione e programmazione dei sistemi di trasporto e dei servizi di logistica, è stato selezionato tra gli esperti di riferimento per il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e membro del Comitato Tecnico per la definizione delle Linee guida dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile. Membro di più comitati tecnici per la redazione del Piano Regionale dei Trasporti.

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