La tragedia di Genova. Cinque buoni motivi per agire immediatamente

La ferita è profonda, solo la città di Genova, ed i suoi cittadini, la potranno ripristinare. Genova è divisa in due.
Noi abbiamo sempre superato tutto. Lo faremo ancora una volta; ma ci vorrà una condivisione forte con tutti gli stakeholder, con il governo nazionale.

Il bacino di “Genova”, sistema territoriale complesso, coincide con la sesta area metropolitana italiana per numero di abitanti, più di 800.000 e circa 1.200.000 se si considerano le aree piemontesi gravitanti, ed include servizi ferroviari urbani, linee bus urbane ed extraurbane del vasto comprensorio costiero e montano del Genovesato e del Tigullio. Genova è strategica per tutto il Paese, a partire dai passeggeri per finire alle merci. Genova è il nodo strategico del nord ovest, è la porta di ingresso del nord est. Genova è il porto naturale del nord Italia.

Bisogna agire immediatamente per pochi (cinque) ma importanti motivi. 

1.       Il porto di Genova movimenta 4.000 mezzi pesanti ogni giorno, in ingresso e/o uscita dai “gate” di Sampierdarena e Voltri; il 50% del volume di traffico movimentato dal porto è diretto in Lombardia, quindi anche attraverso il nodo autostradale interessato dalla tragedia.

2.       Il nodo autostradale di Genova, concentrato di quattro importanti autostrade (A10, A7, A26 e A12), è attraversato giornalmente nello svincolo di Genova Ovest, quindi ad esclusione dell’A12, da più di 30 mila veicoli sia in ingresso sia in uscita. 

3.       Il nodo ferroviario della città di Genova, in uno scenario così complesso, è attraversato, per la maggior parte del suo volume, dagli oltre sette milioni di treni*km annui affidati a Trenitalia.

4.       L’aeroporto di Genova, il cui volume di traffico annuo supera i 2 milioni di passeggeri, è situato lungo la direttrice di ponente, con lo svincolo autostradale lungo l’autostrada A10.

5.       La mobilità cittadina, infine, genera più di 200 mila spostamenti giornalieri mentre la città metropolitana sviluppa un pendolarismo di 290 mila spostamenti/giorno. Da ponente e levante normalmente si utilizza l’autostrada A12, giusto appunto attraversando il ponte Morandi. 

Il governo nazionale ha tutti gli strumenti per decidere e superare questo grave momento di crisi:
1. Passeggeri. Il progetto della “gronda”, il nuovo sistema infrastrutturale ideato nel 2009 ed autorizzato dalla CE nel 2018, prevede il raddoppio dell’autostrada A10 al fine di indirizzare i flussi commerciali e di lunga percorrenza provenienti sia da levante che da ponente. Con 61 km di nuova percorrenza, 24 viadotti, 23 gallerie ed un costo complessivo di 4,5 miliardi di euro, l’avvio dei 5 cantieri (in parallelo) è previsto per il 2019.
2. Merci. Il “Terzo Valico dei Giovi”, tra Milano e Genova, in corso di realizzazione, è una nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità/Alta Capacità di attraversamento dell’Appennino tra Liguria e Piemonte con uno sviluppo complessivo pari a 53 km. 

I progetti inerenti al movimento delle merci e dei passeggeri in questo modo trovano la naturale risposta alle molteplici criticità della rete trasportistica del nodo cittadino.

Genova merita una nuova vita sul versante del sistema di trasporto, merita la realizzazione di grandi infrastrutture. Merito questo perché Genova è la superba.

Concludo con un messaggio di affetto ricevuto da un caro amico reggino residente a Padova, il dott. Alberto Labate. La città di Genova ha adottato il nostro caro amico e compagno di mille avventure Marco.  È attraverso lui che il nostro inossidabile gruppo esprime il più grande rammarico e la più forte solidarietà verso questa città. Per molti aspetti questo territorio assomiglia al nostro (reggino, ndr) ed è per questo che dobbiamo ricordare e sottolineare a tutti, e chi di competenza, quanto pericoloso e irresponsabile sia non fare il proprio dovere con serietà e competenza! 
Vorrei sottolineare che in Italia abbiamo bisogno semplicemente di gente che faccia il proprio dovere senza se e senza ma….. semplicemente il proprio lavoro con serietà e dedizione, responsabilmente!

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MARCO FOTI
Marco Foti, pugliese di origini, ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato, presso l’Università Mediterranea, in ingegneria civile, indirizzo trasporti.
Ha iniziato la propria attività professionale presso l’ateneo di Reggio Calabria in parallelo alla libera professione nel settore dell’ingegneria civile e dei lavori pubblici.

Vive in Liguria dove è Iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova. Esperto di pianificazione e programmazione dei sistemi di trasporto e dei servizi di logistica, è stato membro della Commissione Trasporti dell’Ordine di appartenenza ed è stato selezionato tra gli esperti di riferimento per il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per il periodo 2011-2012 e 2016-2017.

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