Reggio, presentato il nuovo libro di Raffaele Gaetano dedicato al filosofo calabrese Pietro Ardito

REGGIO CALABRIA – Si è tenuta a Reggio Calabria nella preziosa cornice del Salone delle Conferenze della Biblioteca «Pietro De Nava» la presentazione del nuovo libro di Raffaele Gaetano: Le idee estetiche di Pietro Ardito (Il Testo Editor). L’opera, pubblica in occasione dei 130 anni dalla morte del filosofo, è inserita nella collana diretta dal prof. Romeo Bufalo: «Pensatori Calabresi», promossa dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria con l’obiettivo di valorizzare i pensatori calabresi che nel tempo hanno avuto un confronto nazionale. Per la cronaca, Gaetano si era già occupato del filosofo ottocentesco ripubblicandone nel 2004, in una poderosa edizione critica, lo scritto più noto, Artista e Critico (Rubbettino).

La presentazione, organizzata dal dinamico Centro Internazionale Scrittori diretto dalla prof.ssa Rosita Borruto, davanti a un pubblico attento e partecipe, si è avvalsa degli interventi di due importanti studiosi che si sono soffermati sugli aspetti filosofici e letterari del libro di Gaetano: il prof. Romeo Bufalo, ord. di Estetica all’Università della Calabria, ha ricostruito in chiave estetica la fitta rete di riferimenti culturali del libro, mentre il prof. Giuseppe Rando, ord. di Letteratura Italiana all’Università di Messina, ha elogiato la riscoperta di un personaggio come Ardito il cui spessore filosofico questo libro valorizza una volta per tutte con una prosa facilmente comprensibile anche dai non specialisti. I lavori sono stati introdotti dal presidente della Deputazione di Storia Patria Giuseppe Caridi, ord. di Storia Moderna all’Università di Messina.

A conclusione della presentazione il prof. Raffaele Gaetano ha tirato le fila del discorso sottolineando come: «In un contesto filosofico spesso sottovalutato come quello calabrese dell’800, la figura di Pietro Ardito rappresenta una delle voci meno note e a un tempo più originali e profonde».

Inoltre, soffermandosi sulla sua opera più importante, Artista e Critico, ha affermato: «In questo libro Ardito si è sforzato di pervenire a una revisione dell’estetica in cui pulsavano la riflessione del teorico, la pratica dell’artista e il giudizio del critico. Un “manuale” nel quale egli ha avuto il merito non solo di elencare nelle questioni controverse i vari pareri, ma anche di pesarne le ragioni assumendo posizioni anche estreme».

Commenta