Leggere&Scrivere, Giulio Ferroni racconta Pirandello: bellezza inafferrabile

VIBO VALENTIA – A 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello il Festival Leggere&Scrivere 2017, contenitore culturale promosso dal Sistema Bibliotecario Vibonese, ha celebrato, tra i tanti appuntamenti in programma oggi, il grande scrittore con una lectio magistralis di Giulio Ferroni dal titolo “Pirandello siciliano, italiano, europeo”.

Ferroni, critico letterario e scrittore, ha dedicato il suo racconto tenuto nell’auditorium dello Spirito Santo di Vibo Valentia alla genialità del drammaturgo siciliano. Ad ascoltarlo una platea molto giovane, composta non solo da studenti degli istituti scolastici cittadini ma anche di appassionati di letteratura italiana. Introdotto da Raffaele Suppa, dirigente dell’IIS Morelli-Colao, Ferroni ha espresso soddisfazione per “la grande vitalità culturale espressa dalla kermesse Leggere&Scrivere. Iniziative non ‘calate dall’alto’ che registrano una forte partecipazione della cittadinanza e delle scuole. Questo – ha detto – è di buon auspicio per il futuro”.

Romanzi, novelle, opere teatrali e cinema: nella elevata produzione letteraria di Pirandello vive un’ossessione che lo costringe a scrivere. “Io, dunque, sono figlio del caos”, dice lo scrittore siciliano di sé. Partendo dall’opera di Antonio La Gamba, che il festival ha dedicato proprio alla genialità dell’autore di Uno Nessuno Centomila, Ferroni ha spiegato che le maschere greche sono fondamentali nelle sue opere, combinano la comicità con qualcosa di segreto e tracciano il forte legame della Sicilia con l’Antica Grecia.

L’esposizione del critico si è soffermata poi sulla travagliata vita di Pirandello. Nato a Grigenti, ora Agrigento, dopo la scuola si sposta in Germania per continuare gli studi e da quel momento gira il mondo per presentare i suoi successi. “Un’enigmatica inquietudine – dice Ferroni – Quando si parla di letteratura e di un personaggio come lui si intrecciano storia e geografia. Contraddittorietà e fascino, bellezza inafferrabile. Tanti elementi sono centrali nella letteratura pirandelliana, l’importanza tra le relazioni umane, i rapporti fragili, lo sfottere tipico dei siciliani. Ancora i valori della famiglia, l’intimità. E l’elemento politico come il sentimento risorgimentale. Siciliano ma italiano – continua – dopo la laurea torna in Italia e segue la vita degli impiegati pubblici, nella loro quotidianità faticosa. Osserva i nuovi quartieri di Roma e nelle novelle rappresenta la piccola vita della borghesia romana”.

Tocca motivi che domineranno la cultura europea, con grande attenzione allo sdoppiamento della personalità. Pirandello è attento al tema della follia, condizionato dalla malattia psichica della moglie. Si appropria, secondo il critico Ferroni, di elementi del teatro greco che, però, nel ‘900 risultano angosciosi. La letteratura, da Pirandello in poi, si porrà il problema di rappresentare il tempo e la sua contraddittorietà. Ferroni si sofferma poi sulle opere di Pirandello che hanno raggiungo un successo mondiale. Il Fu Mattia Pascal, Liolà, Così è se vi pare, Sei personaggi in cerca d’autore: Pirandello è riuscito a rompere il modello classico teatrale in maniera formidabile. Appassionato anche del cinema, il suo Si gira (poi Quaderni di Serafino) è anche il primo romanzo europeo e mondiale dedicato alle macchine da presa.

La programmazione del festival anche oggi è fittissima. La stella della terza giornata del Festival Leggere&Scrivere è senza dubbio Morgan. Il popolare cantante si racconta al pubblico di Vibo Valentia con l’incontro dal titolo “Fuori dal tempo. La storia e le canzoni di un protagonista del pop italiano”: appuntamento a palazzo Gagliardi, sala A, ore 21.

Da segnalare il dibattito “Ius soli: un tema che divide”. Se ne parlerà con il giudice Giuseppe Cricenti, Alfio Mastropaolo dell’università di Torino e la giornalista Flavia Perina (ore 17, sala A, palazzo Gagliardi).

Alle 17, in sala B, Marina Valensise presenta La cultura è come la marmellata. Promuovere il patrimonio italiano con le imprese (Marsilio, 2017), conversano con l’autrice Gilberto Floriani e Florindo Rubbettino. Alle 17, sala C, Filippo Maria Battaglia presenta Ho molti amici gay. La crociata omofoba della politica italiana (Bollati Boringhieri, 2017).

Dal Festival di Sanremo al Festival Leggere&Scrivere: il direttore d’orchestra Beppe Vessicchio è ospite in qualità di scrittore, con il libro La musica fa crescere i pomodori. Il suono le piante e Mozart: la mia vita in ascolto dell’armonia naturale (Rizzoli, 2017): appuntamento in sala A, alle ore 18.30.

Da ricordare ancora, gli incontri con Cataldo Perri che presenta Malura (Rubbettino, 2017) (ore 18, sala B); Antonio Fanelli con Contro canto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap (Donzelli, 2017) (ore 18, sala C); con Davide Mosca e il suo Le notti nere di Praga (Mondadori, 2017) (ore 19, sala B).

 

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