Pupi Avati sceglie la Calabria per il suo nuovo film

pupi_avatiROCCA IMPERIALE (CS) – La Calabria scelta da uno dei più grandi registi del cinema italiano ed internazionale. Sarà a Rocca Imperiale, nell’alto Jonio cosentino che Pupi Avati regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore italiano, infatti, girerà parte del suo nuovo film.

Nella conferenza stampa di presentazione è emerso che Rai fiction ha commissionato alla Duea Film “Le nozze di Laura”, un tv Movie di 90 minuti che andrà in onda agli inizi del 2016: “Le riprese inizieranno il 29 giugno a Roma, dice Antonio Avati, fratello del più noto regista, dove gireremo per due settimane. Poi, per altre due settimane, da metà luglio, verremo a Rocca Imperiale e per una settimana ancora gireremo a Strongoli”. I due fratelli sono stati accolti dall’entusiasmo della folla che ha accompagnato il loro arrivo all’antico Castello Federico II del suggestivo borgo cosentino.

Il regista, che si è sempre distinto nei suoi lavori anche per la sua intensa fede ha deciso di scrivere una storia che “dovrebbe fare da apripista ad altre storie ispirate ai Vangeli ma riportati ai nostri giorni. Le nozze di Laura si ispira alle Nozze di Cana, il primo miracolo di Gesù. Se il film sarà gradito gireremo altri cinque episodi è non è detto che non si torni qui” ha precisato ancora il produttore.

Il maestro Pupi Avati che ha salutato Dante Maffia poeta, romanziere e saggista italiano di origini  calabresi, innanzitutto ha tenuto a sottolineare che “la Tv che vogliamo fare noi ricandida uno dei valori importanti: la famiglia; la qualità dei familiari, a quello che producono di buono, di positivo”. “Ho pensato a questo primo episodio con la convinzione che bisogna credere nei miracoli”. “I nostri rapporti, oggi sono condizionati dagli esperti in economia che sbagliano in continuazione. Forse è meglio affidarci ai miracoli” ha proseguito ancora Avati, ricordando che “il Vangelo è qualcosa di meraviglioso riferito ad un ragazzo che 2 mila anni fa diceva dai e ti sarà dato, ed altro di valore impensabile”. A conferma del forte legame con la fede, egli non ha mancato di fare visita anche alla chiesa madre di Rocca Imperiale. Chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, dove ha omaggiato l’immagine della Madonna della Nova, protettrice del paese.

La storia che ha pensato di raccontare Pupi Avati “è quella di una ragazza di qua, Laura, non bella e con una padre che coltiva limoni e arance. La manda a Roma con la speranza che nella grande città anche una ragazza non bella possa trovare vita affettiva. Ed invece, non troverà nessuno. Nel giorno del suo compleanno, si regala una paio di scarpe leopardate con tacco 12 per andare a teatro, al Pincio. Lungo la strada sente forte l’odore che emanava una lavanderia. Vi entra e pian piano si sfoga con il ragazzo che la gestisce, finendo col farci l’amore. Il ragazzo sparisce e lei è costretta a tornare a Rocca perché incinta. Il padre la manda nei terreni di proprietà a raccogliere limoni e arance. E’ li che conosce un ragazzo africano, principe del Ciad, e nasce una storia d’amore. Una storia bella e tenera che si conclude con un miracolo…Non vi dico altro”.

Luisa Loredana Vercillo

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