Lamezia festeggia Pietro e Paolo. Cantafora: “Storia della nostra città molto sofferta ma possiamo iniziare un cammino nuovo”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “Lamezia, non fuggire ma cammina seguendo le orme del Maestro”. E’ il monito rivolto dal vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora a conclusione della solenne processione in onore dei Santi Pietro e Paolo, Patroni della Città e della Diocesi di Lamezia Terme.

“Mettersi in cammino – ha affermato il pastore della chiesa lametina – significa saper scegliere che cosa ci fa muovere e vivere e che cosa ostacola il cammino.  Come città unita abbiamo una storia recente, appena cinquant’anni, ma molto sofferta! Le maglie della mafia hanno fatto sentire e fanno sentire la loro morsa. Ci sono pagine della nostra storia in cui non possiamo negare errori. Questa rilettura richiede coraggio, ma anche speranza, perché nessuno può essere incatenato alla propria storia come un laccio!  Il Signore si avvicina alla storia di ciascuno di noi e alla nostra comunità e ci riconsegna la possibilità di fare un nuovo viaggio, la possibilità di iniziare un nuovo cammino”.

Per il vescovo, i Santi Patroni pongono alla comunità lametina un interrogativo: “Lamezia, dove vai?” “Lamezia – ha aggiunto il presule – è stata troppo a lungo bloccata da interessi di parte e i cittadini dalla paura. Gli interessi e i compromessi di alcuni come anche la paura e la rassegnazione di altri, hanno dato spazio alla fuga a tanti livelli. Pietro e Paolo sono testimoni veri e credibili che invertire rotta nella vita è possibile. Pietro non è stato un apostolo senza difetti, infatti ha commesso errori e ha rinnegato il Maestro più volte. Paolo era prima un bestemmiatore e persecutore dei cristiani. Eppure il Signore Gesù nella loro vita si è avvicinato per dare loro una possibilità nuova e riaprire una strada di salvezza non per se stessi (infatti danno la loro vita), ma anche per altri. La comunità cristiana di Lamezia è e sarà sempre disponibile per accompagnare i passi di questo cammino nuovo. Accogliamo l’invito dei nostri patroni: camminare dietro il Signore Gesù, seguirlo, cioè modificare le nostre scelte di vita secondo una logica di dono, di benevolenza e non di presunzione e di pretesa”. Da Cantafora un appello accorato a tutta la comunità lametina affinché “come persone, come famiglie e comunità, prendiamo nelle nostre mani il coraggio di ripartire e di farlo insieme! Quando ci accorgiamo di percorrere strade insensate, come Pietro che si era arreso, lasciamoci trovare dal Signore! Scegliamo un sentiero nuovo! Il Signore ci cerca sempre, non smette mai di rimetterci in piedi per portare noi e la nostra città su amabili sentieri di pace e di giustizia!”.

Prima della solenne processione, che ha percorso le vie del centro, si è rinnovato l’atto di affidamento della città ai Santi Patroni con la simbolica consegna del plastico nelle mani di S. Pietro da parte del commissario straordinario Francesco Alecci. Nella mattinata della solennità dei Santi Pietro e Paolo, nel corso di una solenne concelebrazione con il clero diocesano, il vescovo Cantafora ha ordinato sacerdote il giovane lametino Giuseppe D’Apa arrivando così a trenta i nuovi sacerdoti ordinati da Monsignor Cantaforadall’inizio del suo ministero episcopale a Lamezia nel 2004.

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