Revocato a Santuario di San Francesco di Paola un finanziamento di un milione e mezzo di euro

PAOLA (COSENZA) – Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dispone la revoca di un finanziamento di circa 1,5 milioni di euro destinato ai lavori di realizzazioni e completamento di un’ala del convento monastico di San Francesco di Paola. Il consigliere regionale Giuseppe Aieta interroga il presidente del consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto ed il presidente della giunta regionale Mario Oliverio.

Alla base del provvedimento di revoca vi sono motivazioni legate a presunte discrepanze ed errori nei verbali di gara e nei documenti presentati dai concorrenti, la presunta incertezza insita nell’offerta economica presentata dalla ditta cui l’appalto era stato aggiudicato in via provvisoria, nonchè il tempo trascorso e l’asserita fissazione sopravvenuta di un termine ultimo per la conclusione dei lavori incompatibile con la situazione attuale.

La vicenda riguarda un bando pubblicato in data 14.05.2017 dal Ministero dei beni e delle attività culturali per l’aggiudicazione mediante il criterio della offerta economicamente più vantaggiosa, avente ad oggetto la progettazione esecutiva ed esecuzione di lavori sulla base del progetto definitivo per l’intervento denominato “Completamento e valorizzazione del Santuario di San Francesco di Paola”. L’importo complessivo dell’appalto ammonta a 1.421.764,90. Il Ministero, quale stazione appaltante, dopo avere sottoposto l’aggiudicatario provvisorio all’assolvimento di una serie di adempimenti di rito, comunicava alla stessa ditta l’adozione del decreto di revoca, di pari data, dell’intera procedura di gara.

Secondo Giuseppe Aieta, però, “il provvedimento di revoca non può ritenersi accettabile, poichè, di fatto, così facendo, non solo non si tutela uno dei luoghi più sacri e più prestigiosi del territorio calabrese, in quanto meta di culto e di attrazione per pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, ma soprattutto non si protegge un patrimonio artistico e culturale di rilevanza strategica per l’intera comunità calabrese. Le ragioni che avevano indotto il Ministero a indire la procedure di gara – evidenzia ancora il consigliere del Pd – sottesa alla esecuzione dei lavori di realizzazione e completamento di un’ala del convento di San Francesco, anche con la realizzazione di elementi di natura architettonica ed impiantistica nonchè con l’inserimento, tra l’altro, di elementi destinati a struttura museale, biglietteria, bar e bookshop, non trovando alcuna considerazione nel provvedimento di revoca, che finisce per travolgere proprio quegli obiettivi di tutela del patrimonio ritenuto dallo stesso Mibact di alta valenza strategica per l’intero territorio». (Quotidianodelsud)

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