Locri, il sostegno non arriva: i genitori di Nicola di nuovo in catene

imageREGGIO CALABRIA – I genitori di Nicola, il ragazzo disabile di Locri al quale finora è stato negato il diritto allo studio, da domani torneranno a incatenarsi davanti ai cancelli del liceo artistico cittadino, dove il giovane non riesce ancora a frequentare a causa di pastoie burocratiche. I coniugi Romeo riprendono, quindi, una protesta eclatante già intrapresa qualche settimana fa e che aveva suscitato un forte clamore mediatico. Tanto rumore per nulla, purtroppo. I genitori di Nicola sottolineano con amarezza che dopo lo scalpore iniziale, le promesse fatte da rappresentanti istituzionali e anche da notabili politici, nulla è cambiato. Per Nicola, sedicenne disabile al 100% costretto a vivere in carrozzina, l’anno scolastico non è mai iniziato.

Da ciò la perentoria decisione di ritornare in catene davanti all’istituto in cui Nicola è regolarmente iscritto ma dove è studente solo sulla carta. Per Marinella e Cosimo Romeo si tratta di una “protesta sociale, non soltanto personale. La scuola è un diritto per tutti, un diritto che a Nicola viene ancora negato. Le figure specializzate non assegnate a nostro figlio e a tanti ragazzi come lui – incalzano i due coniugi – costituisce una battaglia che deve interessare e coinvolgere tutto il mondo della scuola, non solo le famiglie con disabili”. Dalle battaglie combattute dalla famiglia Romeo è nata l’associazione “Amici di Nicola”, un sodalizio fondato da parenti e amici che hanno familiari disabili. L’obiettivo è quello di portare avanti le lotte a favore di persone svantaggiate come Nicola che non hanno voce, che non sono in grado di tutelare i loro diritti.

“Una battaglia sicuramente dura – ribadiscono Marinella e Cosimo Romeo – ma che sarà più facile da affrontare se non saremo più soli, se avremo al nostro fianco qualcuno che concretamente condivide la nostra sofferenza che non chiede né pietismo e né commiserazione, ma solo il riconoscimento dei diritti per chi è affetto da disabilità come Nicola”. Da domani ricomincia la lotta e l’auspicio è che le autorità istituzionali già diverse volte interpellate, dedichino finalmente attenzione al caso di Nicola e si muovano concretamente perché al liceo artistico di Locri ci siano le figure professionali idonee a consentire il percorso di studi di Nicola. La speranza dei coniugi Romeo è che anche la comunità tutta si muova, si mobiliti, prenda coscienza a favore di un caso emblematico e di tante altre vicende simili che sicuramente si verificano in altre scuole calabresi.

(da Redattore Sociale)

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