“Erga omnes”, chiesta archiviazione per consigliere regionale Ciconte

consiglio_regione_calabriaLa Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha chiesto l’archiviazione del consigliere regionale della Calabria Antonio Ciconte, del Pd, nell’ambito dell’inchiesta “Erga omnes” su presunte irregolarità nella gestione dei fondi dei gruppi consiliari nella precedente legislatura, nel periodo 2010-2012, nella quale sono coinvolti 26 tra consiglieri ed ex consiglieri. Lo rende noto lo stesso Ciconte in una dichiarazione. Ciconte, del Pd ma nella passata legislatura eletto in Consiglio con Autonomia e diritti, in questa legislatura era vice presidente della Giunta regionale di centrosinistra in carica e si è dimesso dopo essere stato indagato. “Ho appreso dal mio legale, prof. Vittorio Manes – afferma Ciconte – che, a seguito delle ampie spiegazioni che a più riprese abbiamo fornito agli inquirenti, lo scorso 31 luglio il pubblico ministero, dopo aver disposto il dissequestro dei miei conti bancari, ha presentato richiesta di archiviazione in relazione alla mia posizione nell’indagine nota come ‘Rimborsopoli'”.

“Anche in questi mesi difficili, a livello personale e politico – prosegue – ho sempre continuato ad avere fiducia nell’operato della magistratura così come nella correttezza dei miei comportamenti, sempre ispirati a profondo rispetto per l’istituzione che rappresento così come per il denaro pubblico che ci è affidato; e proprio questo profondo rispetto, così come il superiore ‘senso delle istituzioni’ che deve guidare chi si impegna in politica, mi hanno condotto a presentare senza indugio le dimissioni dalla carica di vicepresidente della Regione, pur nella consapevolezza di aver sempre operato in piena trasparenza, sobrietà e correttezza. Sul fronte personale, non posso che esprimere profonda soddisfazione per il fatto che gli stessi magistrati inquirenti hanno concluso le indagini nei miei riguardi ritenendo infondata ogni contestazione, e risolvendosi per la richiesta di archiviazione del procedimento, sulla quale ora attendiamo, altrettanto fiduciosi, la decisione del giudice”. “Sul fronte politico – conclude Ciconte – auspico che il mio impegno istituzionale possa presto riprendere da dove si era interrotto, con la medesima dedizione e passione civile, e con rinnovato entusiasmo per la causa della nostra amata Calabria”. (ANSA).

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