Truffa all’INPS: finti pastori per ottenere le indennità, 20 denunce

Guardia di FinanzaCATANZARO – Scoperta truffa ai danni dell’I.N.P.S.: 2.779 false giornate denunciate; percepiti illegittimamente 175.118 mila euro; 20 soggetti denunciati alla Procura della Repubblica di Catanzaro.

I finanzieri della Compagnia di Catanzaro hanno scoperto, al termine di una complessa attività di indagine, una truffa perpetrata ai danni dell’I.N.P.S. nel settore della dichiarazione di manodopera agricola connessa all’attività di pastorizia.

Le fiamme gialle di Catanzaro accertavano tramite un elaborato incrocio con banche dati informatiche, appostamenti e richieste ad enti pubblici, che è stata fatta risultare l’assunzione di falsa manodopera agricola dichiarandone un numero spropositato commisurato alle effettive esigenze.

Quanto detto è stato ulteriormente confermato dall’esigua presenza di capi di bestiame che dovevano giustificare la manodopera prevalentemente dedita all’allevamento.

I finanzieri hanno accertato che a partire dall’anno 2009 era stata presentata all’ente previdenziale una serie di documentazione falsa ed attestazioni non veritiere ottenendo la liquidazione dall’I.N.P.S., a favore dei lavoratori dichiarati, di somme relative ad indennità di disoccupazione, malattia, maternità e assegni familiari per un importo che supera i 175.000,00 euro.

In pratica sono stati presentati tutti i documenti necessari per ottenere i contributi dall’ente previdenziale compresa anche la denuncia aziendale, denunciando all’I.N.P.S. un numero di giornate lavorative assolutamente spropositato per la mole di lavoro sostenuta.

20 i soggetti denunciati a vario titolo per il reato di truffa e omesso versamento di contributi previdenziali ed assistenziali, nonche’ per indebita percezione di erogazioni a danno dello stato, avendo nei vari anni superato la soglia penale legalmente prevista.

Anche questa operazione di servizio conferma la fondamentale importanza del ruolo istituzionale di Polizia Economico Finanziaria affidato al corpo della Guardia di Finanza, considerato che un corretto e appropriato uso delle risorse economiche disponibili consente di destinare maggiori risorse alle politiche di sostegno verso imprese e famiglie effettivamente bisognose, a scapito di chi illecitamente richiede quando non gli spetta.

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