Lamezia, “Chiuso per burocrazia”. La protesta da parte delle corsiste di Visioni civiche al Castello Normanno Svevo

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Ieri mattina i giovani volontari di Trame hanno accompagnato gli ospiti del festival in una visita tra gli scorci più belli del centro storico, soffermandosi sui luoghi principali e raccontando la loro storia ai partecipanti della passeggiata urbana, dedicata ogni giorno alla scoperta dei luoghi storici della città.

Dalla piazzetta San Domenico, il gruppo si è snodato lungo i vicoli fino ad arrivare, con un sole caldo, fino al Castello Normanno Svevo. Ad accogliere i presenti però, una “brutta sorpresa”. Il castello infatti, tra i beni culturali di proprietà del Comune di Lamezia, è chiuso ormai dal 2016, e quindi non fruibile al pubblico. Gli ospiti di Trame, che non conoscevano la situazione del bene storico, si sono quindi trovati inaspettatamente davanti non solo a un cancello chiuso con il lucchetto, ma anche uno striscione di protesta, con la scritta: “Chiuso per burocrazia”.

Un’azione organizzata e ben mirata quella del messaggio lanciato dal gruppo del corso di video giornalismo “Visioni Civiche” di Fondazione Trame e Associazione Antiracket Lamezia. Una denuncia nei confronti di una situazione di abbandono e indifferenza verso i tanti beni culturali lametini che, quasi tutti chiusi al pubblico, non riescono a diventare un’opportunità di turismo e lavoro per il territorio. Il castello medievale, in particolare, negli anni precedenti aveva ospitato importanti rassegne cinematografiche, ed era stato la sede di numerosi eventi culturali, mentre risulta al momento inagibile a causa di lavori di manutenzione e di messa in sicurezza non effettuati.

Le giovani aspiranti giornaliste, seguite da Pablo Petrasso, tra i tutor del corso Visioni Civiche, hanno infatti scelto di realizzare una video inchiesta dal titolo “Cultura sotto chiave. Lasciate ogni speranza, o’ voi che atterrate”, che verrà proiettata questa sera in piazzetta San Domenico alle ore 22. Una serie di interviste a istituzioni e responsabili, corredate da immagini sulla situazione attuale dei beni, saranno il fulcro della narrazione, che aiuterà i lametini a sciogliere qualche dubbio sulle reali responsabilità. Oltre al Castello, si farà riferimento anche all’Abbazia Benedettina, agli scavi archeologici di Terina e al Bastione, emblema della città di Lamezia Terme.
   

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