Lamezia, Trame a Scuola, ripartono gli incontri nelle scuole per educare alla legalità. Arianna Zottarel al De Fazio. In calendario evento finale con PIF

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “La mafia al nord esiste, e non perché è importata dal sud”. Arianna Zottarel, ricercatrice del Cross, l’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano diretto da Nando Dalla Chiesa, parla chiaro agli studenti dell’Istituto Tecnico Economico De Fazio di Lamezia Terme.

L’incontro fa parte di #Trameascuola, il progetto della Fondazione Trame che porta nelle scuole i contenuti del festival dei libri sulle mafie durante tutto l’anno, con l’obiettivo di diffondere il più possibile la conoscenza della mafia e la cultura della legalità.

Autrice del libro “La mafia del Brenta. La storia di Felice Maniero e del Veneto che si credeva innocente” (edito da Melampo Editore), la Zottarel racconta ai ragazzi il suo lavoro di ricerca sulla nascita e l’ascesa di un’organizzazione mafiosa autoctona in Veneto, una regione che ancora stenta a credere che la mafia sia un problema che la riguarda da vicino.

Durante la mattinata i ragazzi delle classi coinvolte nel progetto, che nelle ultime settimane hanno letto e approfondito i temi del libro, hanno rivolto all’autrice tantissime domande sulla storia di Felice Maniero e più in generale sulla mafia e sulle sue modalità di organizzazione. Fino alla domanda che spesso aleggia in queste occasioni: Può cambiare qualcosa? Le organizzazioni antimafia e le manifestazioni in piazza possono davvero contribuire a combattere le mafie?

“La forza della mafia è fuori dalla mafia: senza una società che la accoglie, senza la zona grigia, non sarebbe così forte. – risponde Arianna Zottarel – La mafia è forte grazie a chi si mette in affari con lei, a chi paga il pizzo, a chi le permette di attecchire nel tessuto economico, sociale e politico di un territorio. Al nord la mafia vive e si moltiplica perché trova terreno fertile. Per questo credo molto nel lavoro di sensibilizzazione nelle scuole della Fondazione Trame, perché la cultura è l’arma più importante che abbiamo per combattere questa battaglia. In questo senso, il movimento antimafia oggi, sta davvero cambiando le cose. La magistratura e le forze dell’ordine da sole non bastano, non dobbiamo delegare a loro tutto il compito, perché senza la nostra parte non si può vincere. Domandatevi sempre cosa succede nel vostro territorio, – conclude l’autrice rivolgendosi ai ragazzi – informatevi, guardate con attenzione intorno a voi, e cercate sempre di capire cosa potete fare per cambiare le cose”.

#Trameascuola è un progetto articolato in due percorsi differenti, #Tramedimemoria per le scuole primarie e secondarie di primo grado e #Trame off. Intervista con le storie per gli istituti superiori, e segue un calendario di appuntamenti molto intenso che coinvolgerà diversi autori e tantissimi studenti del territorio.

“Il rapporto di Trame con le scuole del territorio è ormai consolidato. – commenta Maria Teresa Morano, responsabile dei progetti di educazione nelle scuole della Fondazione Trame e dell’Associazione Antiracket Lamezia Onlus (ALA) – Collaboriamo ogni anno proponendo autori, incontri con gli imprenditori di ALA e laboratori sulla legalità e sulla memoria. Oggi ci chiediamo spesso quanto è difficile questa battaglia e quanto la realtà sia compromessa da queste organizzazioni. Quello che vogliamo fare con #Trameascuola è preparare i ragazzi a ciò che troveranno una volta usciti dalle aule, dare loro gli strumenti per capire la realtà e per discernere, per fare le scelte giuste. Siamo convinti che gli tornerà molto utile.”

Il calendario di incontri di #Trameoff proseguirà il prossimo 5 aprile con Alfredo Sprovieri, giornalista di MMasciata, il 12 aprile con Giovanni Tizian, giornalista dell’Espresso e altri a seguire, e si concluderà a maggio con una grande festa insieme al conduttore, autore e regista PIF.

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