Nuovo stop al glifosato. La Calabria prima regione in campo

Il Tribunale americano ha rigettato ieri le osservazioni del Gruppo tedesco della Bayer che recentemente ha acquistato la multinazionale Monsanto che ha brevettato il glifosato, potente erbicida utilizzato in agricoltura.

Il gruppo tedesco sosteneva che non ci fossero prove sufficienti per affermare che un diserbante a base di glifosato potesse essere la causa del cancro di cui si è ammalato un giardiniere di San Francisco, Dewayne Johnson, nei cui confronti l’11 agosto scorso è stato disposto, per effetto di una sentenza emessa dalla Corte californiana, un risarcimento di 289 milioni di dollari. La notizia del nuovo provvedimento assunto dal Tribunale Usa, che ha provocato non solo il crollo in Borsa della Bayer ma ha anche fatto scattare oltre cinquemila denunce, simili a quelle di Dewayne, che potrebbero costituire un precedente importante contro la Monsanto, è stata accolta con soddisfazione dal Presidente della Regione, Mario Oliverio, tra i primi a scendere in campo e a denunciare pubblicamente gli effetti devastanti del glifosato sull’agricoltura.

“La Calabria – ricorda Oliverio – è stata la prima regione italiana ad assumere una chiara e netta posizione contro l’utilizzo del glifosato nelle produzioni agricole. Già nel dicembre del 2016 proposi la deliberazione di Giunta Regionale che faceva divieto all’utilizzo del glifosato e di altri prodotti nocivi per l’agricoltura calabrese. Sono sicuro che questo nuovo provvedimento del Tribunale americano contribuirà a rimuovere ogni resistenza e ad accrescere la consapevolezza ed il campo delle forze che puntano sulla qualità e sull’integrità dei prodotti agricoli e, quindi, del cibo e dell’alimentazione. La priorità di un sistema agroalimentare moderno, civile ed avanzato deve essere improntato alla salvaguardia della salute umana”. “Auspico, ancor più ora alla luce dei provvedimenti degli organi della Giustizia -conclude il Presidente della Regione- l’assunzione di misure coerenti ed urgenti da parte degli organismi di Governo dell’Unione Europea e nazionali, per vietare definitivamente l’uso di sostanze dannose e nocive per della salute dei cittadini e dell’ambiente”.
 

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