L’Associazione Comunità Progetto Sud è vincitrice del premio “Angelo Ferro 2018”

Il “Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale”, promosso da Cassa di Risparmio del Veneto e Banca Prossima, la banca del gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al terzo settore, in memoria del consigliere di amministrazione Angelo Ferro per la sua seconda edizione è stato assegnato alla Comunità Progetto Sud.

Dal Sud le buone pratiche di welfare generativo hanno conquistato la giuria del Premio presieduta da Giovanni Bazoli, presidente Emerito di Intesa Sanpaolo – e composta da Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud, Andrea Cavagnis, presidente Opera Immacolata Concezione, Giuseppe De Rita, presidente del CENSIS, Maurizio Ferrera, Università Statale di Milano, Elena Granaglia, Università degli Studi Roma Tre, Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima, Gilberto Muraro, Università degli Studi di Padova e presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Stefano Zamagni, Università di Bologna.

Le attività della comunità, con particolare riferimento al progetto #AMBI – Accoglienza Mamme  Bambini Immigrati che ha coinvolto famiglie straniere che vivono in situazioni di isolamento sociale e linguistico con bambini dai 2 ai 6 anni, sono state oggetto di valutazione dei componenti il comitato giudicante, che ha prima collocato la Progetto Sud tra i primi cinque meritori e poi proclamato vincitrice, in occasione della  solenne cerimonia di premiazione che si è tenuta  presso l’Aula Magna del Bo a Padova il 5 giugno scorso.

A ritirare il premio, tra gli applausi dell´aula dell´Università, il presidente della Comunità Progetto Sud Don Giacomo Panizza. Presente con lui Maria Elena Godino, coordinatrice del Progetto #AMBI, che dichiara soddisfatta il successo di un progetto in grado di promuovere «Un  processo innovativo di welfare generativo che dalla Calabria può diventare una buona prassi da diffondere per l´accoglienza in ambito scolastico per tutti quei soggetti a rischio di emarginazione sociale».

«E così il lavorare insieme  – dice don  Giacomo Panizza – e favorire la convivenza tra persone italiane e straniere, genitori e alunni, diventa la strada dove costruire cose nuove che cambiano in meglio la scuola di tutti. Ha funzionato il metodo del baratto sociale e della scatola dei giochi facendo esprimere al meglio la scuola, le mamme, i bambini e le bambine e la Comunità.

– E conclude – Questo premio ci conferma che siamo sulla strada giusta per costruire un futuro in grado di produrre coinvolgimento e corresponsabilità».

Il progetto in sintesi

L’incontro con le famiglie inizia con un “porta a porta” e con il dono della “scatola dei giocattoli” pensata per rafforzare le competenze prescolastiche mediante il gioco guidato dagli adulti. La scatola consente di avviare una relazione di fiducia con i genitori così che il bambino possa frequentare regolarmente la scuola dell’infanzia. Con il “baratto sociale” l’Associazione offre un contributo economico per l’acquisto dei buoni mensa che permette ai bambini di frequentare la scuola per 8 ore. A fronte di questo aiuto le mamme offrono agli Enti delle attività di servizio di pubblica utilità legate al mondo dell’Infanzia con pratiche di welfare generativo. La pista ciclabile  inaugurata il 4 giugno scorso è, ad esempio, uno dei beni comuni realizzato per la Cittá dei piú piccoli, proprio grazie al progetto #AMBI.

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