Seconda Zes in Calabria, Abramo a Oliverio: “Possibilità prevista da Decreto Sud”

CATANZARO – “Trovo deludente il modo in cui il presidente Oliverio ha liquidato, oserei dire con un pizzico di irresponsabilità, la proposta venuta dai sindaci di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Lamezia Terme di istituire una seconda Zona Economica Speciale in Calabria, dopo quella di Gioia Tauro.

La possibilità di istituire una seconda Zes nelle Regioni in ritardo di sviluppo è espressamente prevista dal Decreto Sud e – al di là delle considerazioni sull’ammissibilità, tutte da verificare quando sarà varato il Decreto di attuazione – e mi meraviglia che un Presidente di Regione non faccia uno sforzo per assicurarsi tale possibilità.

E’ vero che il Decreto recita che le ZES devono comprendere almeno un’area portuale collegata alla rete trans-europea dei trasporti e di questo aspetto abbiamo a lungo discusso con i colleghi sindaci Pugliese e Mascaro. Ciò non dovrebbe impedire al presidente Oliverio di battersi perché questo criterio venga modificato o adeguato alla drammatica realtà calabrese che ha bisogno di provvedimenti straordinari da parte del Governo. Gli argomenti ci sono tutti: l’area centrale della Calabria vanta due porti importanti (Crotone e Vibo Valentia), l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, il Capoluogo di Regione, aree finalizzate alle imprese produttive.

Mi auguro che il Governatore, utilizzando i suoi buoni rapporti con il presidente Gentiloni e con i ministri che sono accorsi al suo convegno di Arcavacata, riesca a superare, in sede di Decreto di attuazione, gli eventuali ostacoli all’istituzione della seconda Zes. Quanto meno per smentire le accuse di debolezza e subalternità dell’attuale Governo regionale”.

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