Interdittive antimafia. Unindustria Calabria si determina sulle dimissioni di Cuzzocrea

REGGIO CALABRIA – “Abbiamo inteso convocare una riunione del Consiglio di Presidenza di Unindustria Calabria nella sede di Confindustria Reggio Calabria in segno di vicinanza alla territoriale dello Stretto che in questo momento sta attraversando una fase delicata della propria vita associativa, in seguito alle dimissioni del suo presidente Andrea Cuzzocrea”.

E’ quanto afferma il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca che ha presieduto l’incontro a cui hanno preso parte tutti i presidenti delle sedi territoriali di Unindustria, Daniele Rossi (Catanzaro), Michele Lucente (Crotone), Rocco Colacchio (Vibo Valentia) e Filippo Arecchi (vicepresidente Reggio Calabria).

“Abbiamo ritenuto doveroso ed opportuno – prosegue Mazzuca – testimoniare il nostro sostegno alla territoriale reggina che, in particolare sotto la guida del collega Cuzzocrea, ha saputo implementare un coraggioso e proficuo percorso di crescita e consolidamento del proprio ruolo di rappresentanza sul territorio, improntando senza infingimenti la propria azione ai temi della legalità e del rigoroso rispetto della legge. Crediamo fermamente che si debba dare continuità a questo cammino che su tanti e cruciali fronti sta producendo risultati di grandissimo rilievo. Basti pensare alla proposta di istituzione della Zona Economica Speciale a Gioia Tauro che entro la fine di quest’anno potrebbe conoscere il tanto auspicato esito positivo. Si tratta di un traguardo straordinariamente importante, costruito grazie ad un sapiente lavoro di squadra che ha visto la territoriale reggina svolgere un ruolo da protagonista assoluta. Su questa problematica e su tutte le altre questioni che investono il rilancio della nostra regione, intendiamo rafforzare ancora il nostro impegno”.

Per i dirigenti di Unindustria Calabria la vicenda personale che ha riguardato l’imprenditore Cuzzocrea, impone una nuova e più approfondita riflessione su un tema che sta diventando di stringente attualità, quello delle interdittive antimafia.

“Come Associazione degli Industriali – continua Natale Mazzuca – non intendiamo in alcun modo mettere in discussione la validità di questo strumento in chiave di prevenzione e contrasto verso i molteplici tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto produttivo e nei conseguenti rapporti con la pubblica amministrazione, nella stessa misura, riteniamo indispensabile che si avvii con assoluta urgenza un momento di confronto su possibili correttivi che, alla luce delle esperienze fin qui maturate, si rendono necessari per evitare di attenuare l’efficacia della stessa. In questa ottica, un primo aspetto che ci sentiamo di porre in evidenza riguarda il carattere della misura che, a nostro avviso, non può che rivestire natura giurisdizionale. Tenuto conto della valenza nazionale dello strumento, del contesto normativo nel quale trova naturale collocazione e di quanto ad esso connesso, nei prossimi giorni investiremo della questione il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia perché possa intraprendere una tempestiva iniziativa di confronto con il Ministro dell’Interno ai fini di affrontare con efficacia e visione globale le questioni aperte. Come Unindustria Calabria intendiamo, inoltre, rilanciare la necessità di rafforzare e rendere più efficienti i sistemi di verifica propedeutici alle white list e le procedure per il rilascio delle certificazioni antimafia. Qualunque sistema economico vive e prospera se c’è certezza del diritto, è quello che chiediamo come imprenditori: poter operare in un mercato sano, regolato dalle norme e privo di qualsiasi condizionamento”.

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