“Quando si vuole una cosa si deve insistere” ha detto il Papa all’Udienza. E il coro lametino “Note ascendenti” ha cantato per lui

CITTA’ DEL VATICANO – “Quando si vuole una cosa, si fa così!”. È il commento, divertito e compiaciuto insieme, pronunciato con un largo sorriso dal Papa, al termine dell’udienza generale di mercoledì.

Durante i saluti ai fedeli di lingua italiana, che come di consueto rappresentano il congedo di Francesco dall’appuntamento del mercoledì, il Papa ha salutato, tra gli altri, il coro “Note ascendenti”, dell’Istituto Comprensivo di Sant’Eufemia Lamezia, guidato dal Direttore Maria Adriana Longo, che nel sentire il proprio nome ha subito intonato una canzone, imperniata sul ritornello “Dio ci ama”.

L’esibizione del Coro dell’Istituto lametino (era presente anche il Dirigente Scolastico Fiorella Careri) però, si è protratta più del dovuto, e proprio quando sembrava ormai interrompersi salutata dagli applausi dei 7mila presenti in Aula Paolo VI, è ricominciata per prolungarsi ancora per qualche minuto. I ragazzi e le ragazze, 44 in tutto, di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, vestiti tutti in camicia nera e cravatta rossa, sollecitati dal loro direttore hanno proseguito imperterriti e decisi nella loro esibizione. “Quando si vuole una cosa si fa così! Così noi dobbiamo fare con la preghiera”, il commento incoraggiante e improvvisato del Papa: “Quando chiediamo qualcosa al Signore: insistere, insistere, insistere! È un bell’esempio di preghiera, grazie!”.

Al Papa, alla fine dell’esibizione, è stata donata una foto del Coro. Chissà, Francesco l’avrà appesa nel suo studio.

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