“Il giglio e la trivella”, dibattito proposto dal Masci sul referendum del 17 aprile

giglio_trivellaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – “Il giglio e la trivella “, questo il titolo del convegno organizzato dal M.A.S.C.I.(Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), della zona del Reventino e dalla Regione Calabria, sabato scorso, nel salone della Chiesa del Carmine, sul quesito referendario del 17 aprile.

A introdurre l’argomento è stata la prof.ssa Valeria Failla, incaricata regionale Masci al creato, la quale ha tracciato le coordinate dell’impegno del Movimento su questo tema,  sia come adulti scout, sia come cittadini. Dopo la breve introduzione del Segretario regionale Antonio Pallone, la parola è passata all’Avvocato Enzo Gatto che ha chiarito la funzione referendaria nel quadro legislativo attuale e in quello futuro, invitando i cittadini a partecipare a questa forma di democrazia diretta, prevista dal nostro ordinamento.

A seguire l’intervento della Dottoressa Claudia Caruso, giovane  geologa specializzata in Icnologia (una branca della paleontologia che studia le impronte fossili), che ha spiegato la genesi dei combustibili fossili, quali il petrolio e il gas metano, le modalità di ritrovamento e di estrazione, nonché il processo di raffinazione e il largo utilizzo che di essi viene effettuato in molti settori della vita quotidiana, dall’energia elettrica all’asfalto, dai liquidi refrigeranti per auto a tutti gli utensili di plastica, dai tessuti quali il nylon e il poliestere ai fertilizzanti in agricoltura, fino ai dispositivi medici quali valvole e protesi.

Naturalmente non sono stati sottaciuti i danni che tali trivellazioni possono provocare all’ecosistema  e l’invito all’uso di energie alternativa, che nel nostro stato sono usate solo per il 40%.

L’ambientalista e Scout Nino Falcomatà, della Comunità di Reggio 4, a sua volta ha ribadito sia l’importanza di esercitare  il diritto-dovere al voto, che quella  del referendum, in quanto  oltre che porre l’attenzione, su temi cari allo scautismo, ci interpella sugli stili di vita attuali e da cambiare, per essere anche noi protagonisti e non spettatori del nostro destino. Don Gigi Iuliano, parroco del Carmine, sulla falsa riga dell’enciclica del Papa “Laudato si”, ha richiamato all’impegno civile ricordando che  la fede va incarnata nella  storia altimenti resta solo sterile  devozionismo.

 

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