Ritorna l’ora solare, si dormirà un’ora in più

imageQuesta notte torna l’ora giusta, quella vera, l’ora solare. Alle 3 esatte della notte tra sabato 24 ottobre e domenica 25, bisognerà portare la lancetta indietro di 1 ora riportandola alle 2.

Finalmente si dorme un’ora in più, o meglio si recupera quella persa con l’ora legale.

Quando nasce
In realtà l’ora solare sarebbe quella “vera”, dettata dai ritmi del sole. Quella legale, invece, è quella che è stata introdotta in modo artificiale. Venne introdotta per prima volta nel 1916 come misura di guerra e l’idea era quella di ottimizzare le ore di luce del periodo estivo per modulare meglio i consumi. Tra il 1940 e 1948 venne abolita e ripristinata più volta. Durante gli anni della Repubblica sociale Italiana nord e sud ebbero due orari distinti con ore legali diversi. La fine della guerra e l’avvento della repubblica stabilizzarono la pratica nel 1965.

Nel corso degli anni cambiavano spesso i giorni di inizio e fine dell’ora legale, almeno fino al 2010 quando il governo ha recepito una direttiva europea fissando l’ora legale tra l’ultima domenica di marzo e l’ultima di ottobre.

Perchè cambiamo l’ora?
Ma quanto conviene il cambio dell’ora? Secondo Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, durante l’ora legale l’Italia ha risparmiato complessivamente 552,3 milioni di kilowattora per un totale di 89,3 milioni di euro. Sempre secondo Terna negli ultimi 10 anni sono stati risparmiati 1,7 miliardi di euro. In un comunicato la società ha spiegato che il risparimio arriva “spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento”, nei mesi estivi invece “poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto ritardò nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità”.

Effetti sul sonno
Solitamente il cambio dell’ora non da problemi ma c’è un dieci per cento della popolazione che potrebbe soffrirlo: “Se si esclude un prudente 10% della popolazione affetto da disturbi del sonno – spiega Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno- riportare indietro di un’ora l’orologio e dormire di più almeno per una notte non è generalmente un problema”. Ma se siete tra chi soffre di problemi legati al sonno il cambio potrebbe essere un problema, per loro “il passaggio prima all’ora legale, in primavera, e poi il ritorno a quella solare, in autunno, costituisce un elemento aggiuntivo di preoccupazione alla già comunque non facile relazione con il sonno e i suoi cicli”. Come fare quindi per superare al meglio il cambio? Dormire normalmente senza sveglie o levatacce ma soprattutto prendendo più sole possibile nel momento in cui ci si sveglia “luce – dice ancora Peverini – aiuta a risvegliarsi e contribuisce a regolare l’orologio biologico”. Anche l’alimentazione è importante e si consiglia alimenti come il pane, la pasta, il riso, la lattuga, il radicchio, alcuni formaggi freschi, la zucca, le rape e i cavoli, ma meglio stare leggeri evitando superalcolici, cioccolato e bevande ad elevato contenuto di caffeina e teina.

C’è chi dice no
C’è però chi si oppone ai due orari e consiglia di tendere valida quella legale tutto l’anno. Il Codacons spiega che “Secondo alcuni studiosi americani lo sfasamento di un’ora determina, in un bambino su due, disturbi del sonno. E risintonizzare i ritmi biologici provoca un disagio per l’organismo, anche negli individui adulti”. Sempre secondo l’associazione dei consumatori l’iniziativa sarebbe condivisa dall’80% degli italiani stufi dei continui cambi tra ora solare e ora legale.

(Da Il Giornale)

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