“Una giornata in corsia”, gli apprendisti della Scuola Appe a disposizione dei pazienti del “Giovanni Paolo II”

giornata_corsia_ospedale_04-1LAMEZIA TERME (CZ) – La Direzione Sanitaria del Presidio di Lamezia Terme, nell’ottica di favorire ogni attività volta all’umanizzazione delle cure, d’intesa con La Scuola professionale APPE di Lamezia Terme, ha realizzato anche quest’anno a favore dei propri ricoverati l’iniziativa “Una giornata in Corsia” durante la quale sono stati offerti ai pazienti in ospedale trattamenti di taglio e messa in piega, manicure, pedicure, barba e capelli ed anche suggerimenti sul make up.

L’iniziativa ha interessato i reparti di: Broncopneumologia, Cardiologia, Chirurgia, Medicina, Oncologia, Ostetricia e Ginecologia, Ortopedia, Pediatria, Psichiatria e Urologia .
L’esperienza di cura e di dono gratuito ha suscitato gioia ed entusiasmo nei tanti pazienti che almeno per un giorno si sono sentiti accuditi al di là di ogni aspettativa, si sono lasciati coccolare dalle mani sicure di quei giovani apprendisti e dalle loro parole che alimentavano, se pur fugacemente, una straordinaria esperienza di reciprocità e di solidarietà.
Giovani lieti di dare e nel contempo di ricevere la gratitudine di quegli uomini, donne, anziani e bambini con i volti sorridenti e felici per un regalo inatteso, particolarmente gradito soprattutto quando la sofferenza o la permanenza in ospedale fa sentire ansiosi e preoccupati.
L’ospedale che si apre al tessuto sociale e si integra a rete con le realtà associative e formativo-culturali interpreta una doverosa missione: mettere al centro la persona ed i suoi più ampi bisogni. Alimentare esperienze non convenzionali per la sanità ma capaci di favorire il benessere è un impegno da accrescere anche attraverso la doverosa restituzione di esperienze realizzate con il concorso della società civile e solidale.
Il Commissario Straordinario dott. Giuseppe Perri e Il Direttore Medico dott. Domenico Tomaino intendono quindi ringraziare gli allievi della Scuola APPE, il loro Direttore Franco Calidonna, e, non ultimi, tutti gli ospiti dell’ospedale che hanno voluto far parte di questa positiva esperienza.

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