Nel chiostro San Domenico incontro sulla comunicazione antidiscriminatoria

imageLAMEZIA TERME (CZ) – Comunicare senza discriminare. Questo l’argomento dell’incontro svoltosi nel pomeriggio in una delle sale del chiostro San Domenico, l’ultimo di una serie che hanno avuto come tema cardine la solidarietà con il migrante. Il dibattito, coordinato dalla giornalista Maria Scaramuzzino, è iniziato con i saluti del sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, il quale sulla tematica in questione ha dichiarato che “si tratta di una questione delicata che spesso, in realtà vaste come Lamezia, viene affrontata in maniera negativa dai cittadini”. Per il sindaco della piana è differente la reazione dei cittadini di piccoli paesi i quali vedono i migranti positivamente in quanto vanno a sopperire allo spopolamento che generalmente caratterizza piccole realtà. “I migranti rappresentano una possibilità di crescita per la città. Guai se prende piede una piega razzista”. L’intervento di Don Giacomo Panizza si è focalizzato sulla xenofobia e su come fare per superare la paura per il “diverso”.

image“Il problema sta nel fatto che si vive la vita concentrandosi troppo su se stessi. Ognuno si colloca nel mondo che conosce e non nel mondo reale”. Per poter vincere la xenofobia “bisognerebbe rapportarsi con l’altro, viverlo, fare esperienza ed attività insieme”. Ad intervenire durante l’incontro è stato anche Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa, piccolo paese in provincia di Cosenza. “Voglio esprimere la mia indignazione per ciò che sta accadendo a Roma – ha detto – e per ciò che viene trasmesso costantemente in tv. Urge una corretta informazione sull’immigrazione perché solo così facendo si potrà generare un rapporto corretto con i migranti”. Dunque per Manoccio è la divulgazione di false notizie legate al tema dell’immigrazione che genera razzismo e discriminazione. A fare luce sul fenomeno dell’immigrazione è stata la giornalista Angela Gallo la quale ha commentato i dati del rapporto sulla protezione interna in Italia. Le statistiche dicono che in Europa vi è stato un forte aumento di domande di protezione interna provenienti prevalentemente da Siriani, Russi ed Afghani. I paesi che ricevono più migranti sono Germania, Francia, Svezia, Regno Unito ed Italia. Per quanto riguarda il panorama italiano, invece, le regioni dove sbarcano i migranti sono quelle del sud ovvero Sicilia, Puglia, Calabria e Campania. Gli immigrati provengono in prevalenza da Afghanistan, Somalia e Siria e tendono ad essere uomini di età compresa tra i 18 e i 25 anni. A sbarcare nelle nostre coste, e non solo, sono anche tanti minori non accompagnati, generalmente di 16 – 17 anni. Molto più “pratico” è stato l’approccio di Raffaella Cosentino, giornalista nonché redattrice del libro “Parlare civile” che è stato anche un progetto di Redattore Sociale e Parsec. Cosentino ha parlato di un uso scorretto delle parole che alimentano il circolo vizioso della falsa informazione intorno al tema dell’immigrazione. Utilizzare parole come clandestino, ha spiegato, è errato così come è scorretto accostare ai migranti termini che evocano eventi catastrofici. La giovane giornalista ha esortato a denunciare gli articoli giornalistici fallaci e di natura razziale. “Parlare civile” inizialmente è stato pensato come uno strumento rivolto ai giornalisti per un uso corretto delle parole, dopodiché è divenuto uno strumento rivolto a tutti per rompere il muro dell’ignoranza e della disinformazione legati all’immigrazione.

Denise Di Matteo

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