Mancuso (Asp): “Sanità utilizzata come scontro politico a danno del nosocomio lametino”

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LAMEZIA TERME (CZ) – Il direttore generale dell’Asp di Catanzaro Dott. Gerardo Mancuso interviene in merito alla polemica relativa al Consiglio comunale sulla Sanità a Lamezia Terme.

“Ho scritto una lettera indirizzata al Sindaco della città di Lamezia Terme Prof. Giovanni Speranza, al Presidente del Consiglio comunale città di Lamezia Terme Ing. Francesco Grandinetti e ai Capogruppo del Consiglio comunale della Città di Lamezia Terme in cui spiegavo i motivi per i quali non posso aderire ad una cosa che Consiglio comunale non è. Il testo integrale, non conosciuto, è il seguente: “I rapporti fra Amministrazioni dello Stato devono essere continui e proficui e ciò rappresenta un obbligo istituzionale inalienabile di cui nessuno può liberarsi. La richiesta di “riunirsi” anche con “altri soggetti interessati” presso la sala “Ferrante”, non esaudisce il dovere d’interazione istituzionale, ma replica la necessità di realizzare un’assemblea indefinita con diversi spettatori sul campo. A tale richiesta non posso aderire, e ciò non per sottrarmi ad un mio preciso dovere, ma perché sembra compiersi una adunanza indefinita, fuori dalle prassi, che mortificherebbe soprattutto i legittimi rappresentanti, togliendo loro il titolo e l’autorevolezza del ruolo. Tutto ciò considerato, dichiaro la mia disponibilità ad incontrare nei prossimi giorni l’Istituzione completa, concordando le modalità in ossequio alle prerogative riservate all’occasione”.
“Il Presidente Grandinetti non può far finta che non ci siamo sentiti telefonicamente in occasione del Consiglio comunale – ha aggiunto Mancuso – e non può dimenticare che il mio rifiuto ero giustificato dal fatto che la lettera fosse stata inviata 36 ore prima dell’evento e che irritualmente venivo “convocato”, cosa che egli non può fare perché non è nelle sue competenze. Quindi ha mostrato uno sgarbo istituzionale e il mancato rispetto delle norme. Ho anche aggiunto al Presidente Grandinetti di essere disposto a parlare con gli organi istituzionali ma non con le Associazioni che non rappresentano gli eletti e che semmai avrei gradito un rapporto particolare anche con i Capogruppo. Ciò per grande rispetto verso chi legittimamente rappresenta gli organi elettivi, che rappresenta i cittadini, e che quindi hanno titolo e ragione a esporre alcune questioni. A questo punto non posso che esternare delle considerazioni”.
“In tutti i Consigli comunali a cui ho partecipato – ha aggiunto Mancuso – vi è stato un confronto leale e costruttivo con i legali rappresentanti e nessun Consiglio comunale è stato governato o partecipato dalle associazioni (Catanzaro, Soverato, Chiaravalle, Soveria). Grandinetti vuole fare confusione fra organi eletti ed Associazioni, associazioni che tra l’altro egli non rappresenta, vuole trasformare questa “cosa” in una rissa in un dejavu a cui egli era presente, salvo poi chiedermi scusa “perché non avrebbe immaginato”. Io ho il dovere di partecipare ad un Consiglio comunale, non certo ad altro. Le pagine dei quotidiani sono arricchite da comunicati di fantomatiche associazioni o di taluni solisti che dicono sulla sanità cose false e pretestuose, cose che non rispondono alla verità dei fatti. Tant’è che in questo anno e mezzo sono stato costretto a presentare alla Procura della Repubblica 5 denunce per notizie false rese a mezzo stampa. Anche per questo motivo ho deciso di dialogare solo con gli organi istituzionali ai quali devo risposte”.
“Non comprendo – prosegue il dg dell’Asp – perché si vuole mortificare l’immagine dell’ospedale di Lamezia Terme, svilire tutti i dipendenti che vi lavorano, utilizzare il nosocomio per un il tiro al piattello. Il danno che si crea è enorme, non solo d’immagine ma anche di affiliazione. Eppure i risultati sono concreti e confermati in atti ufficiali, gli obiettivi raggiunti sono certificati e la bontà delle iniziative apprezzate dai Tavoli ministeriali. Forse ci troviamo di fronte a una storia vista e rivista, le lobby e gli interessi particolari si articolano all’interno della nostra Regione per fare gli interessi di pochi e non gli interessi della gente. Sto cercando di cambiare, di applicare le leggi, di far capire che bisogna solo fare gli interessi dei cittadini, sto cercando di migliorare il sistema, ma forse questo non piace a qualcuno. Quando si cerca di allontanare le lobby e gli interessi particolari, ci si organizza per contrastare le persone per bene”.

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